Castiglion Fiorentino:  torna rassegna ‘Mondovisioni’, appuntamento sabato 10 febbraio con il docu-film “Seven winters in Tehran” e l’intervento della giornalista di Internazionale Francesca Gnetti

Tutto pronto per il primo appuntamento con le proiezioni di Mondovisioni, la rassegna di docu-film nata sulla linea editoriale di Internazionale.  Realizzata dal Comune di Castiglion Fiorentino in collaborazione con il professor Alberto Mariotti, l’edizione 2024 si aprirà sabato 10 febbraio, alle ore 17, nella Sala San Michele del Palazzo Comunale, con “Seven winters in Teheran”, il documentario di Steffi Niederzoll che racconta, attraverso interviste e registrazioni clandestinamente uscite dall’Iran, la storia della giovane Reyhaneh Jabbari, giustiziata dieci anni fa, ripercorrendo il processo, la detenzione e il destino di una donna diventata simbolo di resistenza per un intero Paese. A introdurre la proiezione, aprendo un confronto con il pubblico in sala, sarà la giornalista di Internazionale Francesca Gnetti. La rassegna proseguirà, poi, con altri tre documentari selezionati dai maggiori festival della scena mondiale e proposti in esclusiva per l’Italia: sabato 17 febbraio, sarà la volta di “Praying for Armageddon”, il thriller politico firmato da Tonje Hessen Schei che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra la politica americana e il movimento del cristianesimo evangelico. L’appuntamento di sabato 24 febbraio proporrà invece la visione di “20 days in Mariupol” nel quale si  raccontano i venti giorni trascorsi dall’autore Mstyslav Chernov e dai suoi colleghi nell’assediata Mariupol dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La rassegna si chiuderà, infine, sabato 2 marzo con “Theatre of Violence”, il docu-film diretto da Emil Langballe e Lukasz Konopa sul guerrigliero e criminale di guerra ugandese Dominic Ongwen. Anche tre proiezioni saranno introdotte da tre prestigiose firme di Internazionale: Catherine Cornet, Andrea Pipino e Francesca Sibani. “Con l’edizione 2024 di Mondovisioni si apre una rassegna di storie di vita, capaci di raccontare anche la complessità del mondo contemporaneo. L’intervento dei giornalisti ci consentirà, poi, di conoscere più da vicino queste realtà che segnano il nostro vivere senza che ne abbiamo l’esatta consapevolezza” conclude l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.