Castiglione del Lago: il 30 agosto Alessandro Bistarelli e Anna Maria Ackermann portano al Festival “L’Acte préalable”, omaggio a Skrjabin

Un omaggio a Aleksandr Nikolaevič Skrjabin (Mosca 1872-1915) in programma martedì 30 agosto al Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago, nel centocinquantesimo dalla nascita del grande musicista russo. Saranno il pianista Alessandro Bistarelli, uno dei massimi esecutori e studiosi internazionali del compositore russo, e Anna Maria Ackermann, grande attrice napoletana di scuola “eduardiana” a proporre “L’Acte préalable” (l’atto preparatorio), una miscela di brani e intense pagine visionarie dell’autore. «Skrjabin fu musicista di primissimo piano nel panorama russo di fine Ottocento – spiega Bistarelli – compositore, filosofo, teosofo poeta, pianista concertista di fama europea. Le opere proposte appartengono alla sua ultimissima stagione creativa. Si tratta infatti di una serie di pezzi brevi, scritti fra l’estate e l’inverno del 1914: “Due Poemi” op. 71, “Vers la flamme” op. 72, “Due Danze” op. 73, “Cinque Preludi” op. 74. che svelano le conquiste estetiche e linguistiche dell’autore dopo le ultime Sonate. Così “I Poemi” op. 71 e “Le Danze” op. 73 emanano sonorità sempre più trascendenti e spiritualizzate, quasi ipnotiche, “Il Poema” op. 72 (Vers la flamme) è una sorta di mitica metamorfosi della materia sonora in energia luminosa. Nei “Preludi” op. 74, il suono si asciuga e si condensa in brevi e intense miniature aforistiche, di taglio espressionista. Questi brani, fra le pagine più intense e visionarie dell’autore, furono probabilmente composti come abbozzi e spunti musicali da usare nell’utopico e mai realizzato Mysterium, l’opera della palingenesi e della rigenerazione cosmica. L’artista pensava nel Mysterium di fondere insieme musica, poesia, suoni, colori e profumi, in una sorta di estasi collettiva che avrebbe propiziato il rinnovamento spirituale dell’intera umanità. Skrjabin non riuscì a coronare il suo sogno, ma le opere compiute, nella piena autonomia compositiva, sono fra le pagine più visionarie e profetiche del compositore. Il Mysterium doveva essere la creazione delle creazioni. Questo progetto grandioso avrebbe riunito tutte le possibili forme artistiche, in un processo di purificazione ed elevazione spirituale collettiva. Un’opera totale che avrebbe conglobato tutte le forme artistiche esistenti in un linguaggio nuovo e fluttuante: il fine era condurre l’intera umanità verso la beatitudine. Ma non doveva essere assolutamente una rappresentazione: strumentisti, cantanti, attori, danzatori si sarebbero uniti al pubblico in una sorta di azione liturgica, che, per stadi successivi, avrebbe generato una nuova umanità. Le difficoltà logistiche e l’impianto utopico del progetto ne differivano la concreta realizzazione. Negli ultimi mesi di vita, Skrjabin lavorò alla stesura dell’Acte préalable, una sorta di preparazione al Mysterium, di cui ci restano soltanto i meravigliosi testi poetici, pervasi da un anelito trascendente e celestiale, e alcuni abbozzi musicali. I testi poetici proposti, che saranno alternati all’esecuzione dei brani musicali, costituiscono un’ampia selezione dell’Acte préalable, nella ultimissima stesura redatta dall’autore. A causa della morte, avvenuta nel 1915, Skrjabin non riuscì a terminare la nuova stesura dell’Atto Preparatorio, né a sviluppare gli abbozzi musicali scritti». Con questo concerto Bistarelli e Ackermann intendono non solo rendere omaggio a un grandissimo musicista, ma anche rievocare un magico progetto di fusione fra le arti, nell’ideale ritrovamento di un’originaria unità.