Castiglione del Lago :“Il Maggio dei Libri” si chiude il 18 maggio con Silvia Vecchini

Giovedì 18 maggio il terzo e ultimo appuntamento castiglionese della rassegna nazionale “Il Maggio dei Libri” vede protagonista la scrittrice locale Silvia Vecchini che presenta, alle ore 18 nella sala preconsiliare “Massimo Del Pizzo”, “Mille briciole di luce” edito da “Il Castoro”. Nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, “Il Maggio dei Libri” è una campagna nazionale che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto. L’iniziativa è ideata dal “Centro per il libro e la lettura” e dal Ministero della Cultura. Il Comune di Castiglione del Lago ha deciso di aderire a questa iniziativa nazionale, anche vista la buona esperienza dello scorso anno. «Vogliamo far vivere gli spazi della Biblioteca Comunale – spiegano dall’Amministrazione Comunale – a trecentosessanta gradi e a tutta la cittadinanza. Quest’anno “Il Maggio dei Libri” celebra l’importanza della lettura come strumento di forza e consapevolezza, capace di rendere autenticamente liberi.  Il romanzo di Silvia Vecchini “Mille briciole di luce” racconta la storia di Danni, che non cammina ma vola, volteggia. Ha sempre una musica in testa e un passo, un salto, un giro da provare. Danni potrebbe sentirsi solo: sua madre non c’è più, e ha un padre che, per quanto lo ami, fatica a capire come stargli accanto. Ma Danni è accompagnato da una passione fortissima, segreta: la ginnastica ritmica, uno sport che è territorio esclusivo delle ragazze. E poi ha un cuore lieve e due grandi amici su cui contare, Ambra e Radu, che lo aiutano a coltivare il suo talento. Ma cosa può pensare la gente di un ragazzo che ama volteggiare con grazia? Tutto può cambiare in un attimo. E forse per Danni è arrivato il momento di volare ancora più in alto, se vuole seguire se stesso e andare oltre gli sguardi superficiali del mondo. Una storia di sport autentica ed emozionante: il Billy Elliot per le nuove generazioni! In “Mille briciole di luce” Silvia Vecchini sceglie un impianto teatrale (scansione in atti, coro delle ginnaste) per raccontare l’impresa di un ragazzo che sogna di praticare uno sport che in Italia è riservato solo alle ragazze. Danni viene picchiato perché si è messo un body ed è stato gentile con una bambina, ma alla fine a vincere è il suo desiderio di praticare la disciplina in cui eccelleva sua madre. Una storia che incoraggia i lettori a non farsi abbattere dagli ostacoli e a combattere contro gli stereotipi di genere. “Mille briciole di luce” è un romanzo che parla di cose che possono sembrare inattese, soprattutto per noi adulti, ma che hanno un sapore unico. Un racconto in cinque atti come cinque sono gli attrezzi della ginnastica ritmica: forte il riferimento anche allo spazio, la linea che delimita l’area di attività, che è quella linea che tiene lontano anche un ragazzo da un ambiente fortemente femminile.