Casole d’Elsa: elezioni comunali; candidato sindaco Federico Verponziani (lista civica ‘Noi ci siamo’), mette in evidenza il calo del turismo; “occorre – dice – puntare a destagionalizzare i flussi turistici con una offerta ricettiva più inclusiva e valorizzando i siti storici”

La lista civica “Noi ci siamo”, che sostiene Federico Verponziani candidato sindaco  alle prossime elezioni amministrative, ha evidenziato un calo significativo del turismo a Casole d’Elsa ricordando  i dati della Banca dati sul turismo della Regione Toscana e la movimentazione turistica del Comune di Siena. Secondo tali dati  Casole d’Elsa è “ l’unico comune della Valdelsa senese a registrare una diminuzione nei numeri turistici dal 2022 al 2023. In risposta agli articoli recentemente apparsi sulla stampa locale, che hanno sottolineato i successi dell’Amministrazione comunale nell’ambito turistico, il gruppo ha chiarito che non sono stati menzionati i dati relativi alle presenze turistiche degli ultimi anni. Nel 2017 gli arrivi nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere di visitatori, sia italiani che stranieri, erano pari a 28.699. Questa cifra ha continuato a calare nel 2018 e nel 2019, perdendo circa 4.000 turisti ogni anno. Tralasciando gli anni della pandemia e la fisiologica flessione di quel periodo, le presenza turistiche del 2023 si fermano a 19.937. Questa tendenza contrasta con l’andamento positivo registrato lo scorso anno nell’ambito Valdelsa e nella provincia di Siena nel complesso (+11,34%) rispetto al 2022”.  “Secondo noi è fondamentale destagionalizzare i flussi turistici sul nostro territorio – spiega il candidato sindaco -. Troppo spesso ci troviamo di fronte a picchi di affluenza turistica concentrati in determinati periodi dell’anno, mentre altre stagioni restano inutilizzate. Dobbiamo lavorare per offrire proposte turistiche che attraggano visitatori in ogni periodo, sfruttando le bellezze naturali e culturali di Casole d’Elsa in ogni stagione”. “Vogliamo investire su un’offerta ricettiva più inclusiva e autentica – aggiunge -. Non possiamo limitarci a un turismo ricco ed esclusivo, che spesso costruisce barriere tra visitatori e realtà locali. Dobbiamo creare un’ospitalità che apra le porte alla diversità e permetta ai visitatori di vivere appieno la nostra cultura e la nostra storia”.Un altro punto cruciale è il recupero e la valorizzazione dei siti storici. “È inaccettabile che tombe etrusche siano invase dall’immondizia, che castellari medievali siano inghiottiti dalla vegetazione e che dipinti antichi siano lasciati ad ammuffire – denuncia Verponziani -. Dobbiamo impegnarci per preservare e valorizzare il nostro patrimonio, che è una testimonianza della nostra identità e della nostra storia millenaria. Per questo motivo, proponiamo l’istituzione dell’ecomuseo della civiltà contadina a Maggiano, che racconterà la storia e le tradizioni della nostra comunità contadina. Questo sarà un luogo di incontro e di scoperta per i nostri abitanti e per i visitatori, dove potranno conoscere e apprezzare le nostre radici”. “Infine – conclude – vogliamo realizzare un albergo diffuso nelle frazioni di Mensano e Monteguidi, che patiscono particolarmente la crisi demografica e la perdita di residenti. L’albergo diffuso consente a semplici privati che hanno abitazioni sfitte di associarsi per metterle a disposizione della domanda turistica, per almeno 5 mesi all’anno, senza bisogno di cambiare la destinazione d’uso degli immobili da residenziale a ricettivo”.