Castiglione d’Orcia: mozione gruppo consiliare “Presenza Attiva”  contro localizzazione deposito nazionale rifiuti radioattivi in provincia di Siena

Il gruppo consiliare di minoranza di Castiglione d’Orcia “Presenza attiva” ha comunicato di aver presentato una mozione per chiedere al Sindaco e a tutto il consiglio comunale “di produrre un atto da inviare al presidente della Regione Toscana, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente in cui il consiglio comunale di Castiglione d’Orcia si dichiari contrario alla costruzione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi a Trequanda (SI) e a Campagnatico (GR). La scelta di collocare un deposito dei rifiuti radioattivi nei nostri territori, che hanno prettamente vocazione turistica e agricola, appare – dice la mozione – scellerata al livello economico e produttivo e non si concilia in alcun modo con la tutela ambientale del territorio intrapresa. Si sottolinea che il territorio di Trequanda in particolare è sito Unesco e patrimonio dell’umanità. La morfologia, la specificità del paesaggio, la ricchezza culturale e la biodiversità del sito vietano qualsiasi tentativo teso a ledere tale peculiarità. La realizzazione di un deposito di stoccaggio radioattivo è inconciliabile con la destinazione naturale dell’intera area che è per antonomasia a vocazione turistica e agricola d’eccellenza”. Il documento del gruppo consiliare di minoranza ricorda inoltre che il Deposito Nazionale sarà costruito all’interno di un’area di circa 150 ettari. Nel dettaglio, all’interno di novanta costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle, verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli, che racchiuderanno a loro volta i contenitori metallici con i rifiuti radioattivi già condizionanti, detti manufatti. Nelle celle verranno sistemati definitivamente circa 78 mila rifiuti a molto bassa e bassa attività. Una volta completato il riempimento, le celle saranno ricoperte da una collina artificiale di materiali inerti e impermeabili, che rappresenterà un ulteriore protezione e permetterà un’armonizzazione dell’infrastruttura con l’ambiente circostante. In un’apposita area del deposito, sarà realizzato un complesso di edifici idonei allo stoccaggio di lungo periodo di circa 17 mila metri cubi di rifiuti a media e alta attività, che resteranno temporaneamente al deposito, per poi essere sistemati definitivamente in un deposito geologico.          Le barriere ingegneristiche del Deposito Nazionale e le caratteristiche del sito dove sarà realizzato garantiranno l’isolamento dei rifiuti radioattivi dall’ambiente per oltre 300 anni fino al loro decadimento a livelli tali da risultare trascurabili per la salute dell’uomo e l’ambiente. Il Deposito Nazionale, terminata la sua capacità recettiva verrà chiuso ed entrerà nell’esercizio di solo monitoraggio (fase di controllo istituzionale), della durata di 300 anni, per poi essere rilasciato privo di vincolo di natura radiologica.”