Cetona celebra Guido Ceronetti con un ‘primo atto’ di tre giorni dal 22 al 24 agosto. Sindaco Roberto Cottini: ricordare Guido Cerotti significa riportare l’attenzione sulle opere di un grande, libero e poliedrico pensatore capace di leggere l’umanità nella sua complessità e fragilità”.

  Trent’anni di vita è un pezzo di storia, tanti quanti sono stati quelli vissuti da Guido Ceronetti, erudito e sensibile poeta, filosofo, artista, traduttore, che nel borgo toscano di Cetona, in provincia di Siena, dopo esservi trasferito, vi ha vissuto fino all’età di 91 anni. Scomparso lo scorso 13 settembre 2018, a distanza di tre anni, inizia il ‘primo atto’, con una tre giorni di concerti, teatro, incontri, dal 22 al 24 agosto 2021, per ricordare, riscoprire e celebrare l’identità di un uomo culturalmente complesso che, proprio a Cetona aveva deciso di ritirarsi per condurre una vita quasi ascetica. Saranno gli stessi attori ed attrici del Teatro dei Sensibili, quel teatro, definito di ‘appartamento’, fondato nel 1970 nella loro abitazione di Albano Laziale dallo stesso Guido Ceronetti insieme alla moglie Erica Tedeschi, un teatro inizialmente riservato a ‘pochi intimi’ (tra cui Eugenio Montale, Guido Piovene, Natalia Ginzburg, Federico Fellini, Luis Buñuel) che negli anni prima è divenuto itinerante e poi pubblico (dal 1985).   “Il Comune di Cetona, con cadenza annuale, intende rinnovare il legame con la figura Guido Ceronetti e ricordarlo significa riportare l’attenzione sulle opere di un grande, libero e poliedrico pensatore, capace di avere una visione profonda e lucida dell’umanità e della sua complessità e fragilità”, afferma Roberto Cottini, Sindaco di Cetona.La figura di Ceronetti già nel 2019 e nel 2020 è stata ricordata in occasione del giorno della sua nascita, il 24 agosto, grazie alla collaborazione degli attori del Teatro dei Sensibili, con una serata di teatro ispirata alla sua opera (Ceronettiade nel 2019 e Siamo fragili, spariamo poesia nel 2020). Quest’anno Cetona celebra Guido Ceronetti con una sorta di ‘primo atto’ ampliato in un programma intenso di tre giorni di eventi. La scomparsa di Guido ci ha lasciato un po’ orfani – commenta Luca Mauceri, attore del Teatro dei Sensibili e direttore artistico di ‘Storie di angelo ferito’ – e così abbiamo pensato, fin da subito, a come mantenere viva la fiamma del suo ricordo, senza però limitarci a riproporre solo i suoi spettacoli, o le letture dai suoi testi. In questo anno di pandemia ci siamo spesso chiesti ‘cosa avrebbe detto Guido?’ e così, assieme ad altri sensibili (non solo gli attori, ma gli amici e i collaboratori più cari a Guido) abbiamo pensato di dare vita ad un’Associazione che si proponga di continuare a commentare il presente seguendo la via indicata da Ceronetti, illuminati da quella candela che era la sua voce, flebile eppure così forte e decisa, sempre percorsa dall’ironia dell’intelligenza”.  “Non è ancora un festival – prosegue Luca Mauceri – ma ci piacerebbe che lo diventasse. Sono strani tempi, quelli che viviamo, e anche solo immaginare di organizzare tre giorni dedicati a Guido Ceronetti, è stato un azzardo. Ma ‘dare gioia è un mestiere duro’, ce l’ha insegnato lui”.