Cetona: esplode una polemica sulla manutenzione della Croce sul Monte Cetona. Botta e risposta  sui social tra il consigliere comunale Niccolucci (Fdi) e il sindaco Cottini

Non c’è pace per la Croce posta sul Monte Cetona e illuminata da Papa Paolo VI nel 1968. Sui social è scoppiata una lunga polemica sul tema della manutenzione della Croce . Tutto nasce dal consigliere comunale di Cetona Antonello Niccolucci di Fratelli d’Italia che, in un post, ha definito “scandaloso che in tutti questi anni, nonostante plurime nostre mozioni, il Comune di Cetona abbia sempre respinto la richiesta di fare la manutenzione alla Croce (sta cadendo a pezzi) e di provvedere alla relativa illuminazione per il costo di poche migliaia di euro. Però si sono trovati fondi per tante cose inutili. Da ultimo il campo di padel per una spesa di oltre 70.000 euro. Poi sostengono che non è una scelta ideologica!” . Immediata la risposta, sempre sul Fb, del sindaco di Cetona Roberto Cottini (centrosinistra) che  ha giudicato l’uscita di Niccolucci  “una azione del tutto strumentale ai suoi fini politici. Le plurime mozioni si riferiscono all’illuminazione e di contro non risultano per nulla plurime quelle inerenti alla manutenzione. Grave afferrare per soli fini politici che la Croce cade a pezzi. Quando c’è stato Lei l’ultima volta?La sua affermazione è avvalorata da una relazione tecnica? Personalmente ho sempre rispettato la Croce in tutti i sensi ed a riprova non ho mai mancato una Festa organizzata dalla nostra parrocchia”. E ancora Cottini, rivolto al consigliere di Fdi , “le parole per essere credibili debbono essere avvalorate da dati attendibili. Dove sono i dati tecnici capaci di confortare l’affermazione ‘ la Croce cade a pezzi’ ….” . In questo scambio di battute si è poi inserito anche il presidente del circolo di Fdi di Sarteano Marcello Piscitello ( tra l’altro la Croce insiste su un terreno al confine tra i due comuni) :”è un dato di fatto. I comuni di Cetona e Sarteano hanno sistematicamente, dentro la fiera delle falsità sui danni ambientali, sempre negato e bocciato le concessioni richieste di manutenzione e illuminazione della croce posta sulla sommità del Monte Cetona. Anche se la Croce una volta è già stata illuminata il 28 Giugno 1968, quando ad accenderla fu direttamente Papa Paolo VI(adesso SANTO), dal Vaticano”. Quindi nuovo intervento su Fb del primo cittadino di Cetona , questa volta, per rispondere a Piscitello : “  la domanda che è “sistematicamente” elusa in questa discussione (nella quale Lei interviene a sostegno del Cons. Niccolucci, o sbaglio?) è tutt’ora comprendere su quali dati tecnici si fonda l’asserzione “la Croce cade a pezzi”. Anche dal Suo intervento non è dato comprendere quali sarebbero le criticità statiche della Croce. Invito, per dare senso compiuto e credibilità alla discussione, a corredare le Vostre asserzioni con qualche stralcio di dati tecnici, in assenza dei quali (come presumo che stia accadendo) le prese di posizioni che leggo si risolvono in mere strumentalizzazione politiche”. Nuovo intervento di Antonello Niccolucci : “spiace constatare che una questione oggettiva (le condizioni della croce) venga così polemicamente considerata. Le condizioni della croce  mostrano  evidente ruggine. Visivamente (non serve perizia) si notano alcuni tubi delle parti laterali della croce che si sono staccati. Li ho visti personalmente (così come potrà farlo anche Lei) perché la frequento spesso”. Controreplica immediata del sindaco  Roberto Cottini: “le questioni per essere oggettive debbono non risolversi in opinioni personali, ma attestate e comprovate da fonti di ordine tecnico. Le ricordo che Lei ha affermato “la Croce cade a pezzi” che una locuzione lungi dal sovrapporsi ad una mera questione di affioramenti di ruggine. Il fatto che Lei abbia appreso de visu alcune (astratte) criticità, non avvalora la sussistenza effettiva di problematiche statiche che dovranno essere confortate da ben altri elementi probatori.  Le voglio rammentare che sul piano della valorizzazione (della stessa Croce) questa Amministrazione ha finalizzato la realizzazione di un sentiero che dalla Piazza giunge sino alla Croce, per intero tracciato e riportato nel catasto nazionale. Tale attività, lo ripeto, finalizzata, è stata intrapresa per valorizzare i pregi del territorio, ivi inclusa un importantissimo simbolo del nostro Comune, qual è la Croce che insiste sulla vetta della nostra Montagna”. Al che Antonello Niccolucci ha insistito :” ho detto che ci sono dei tubolari laterali in parte distaccati e ciò non è una opinione personale, ma un fatto. Se cadrà in testa qualcuno ognuno si assumerà le proprie responsabilità. La locuzione “cade a pezzi” su riferisce ai “pezzi” dei tubolari di cui sopra. La ruggine inoltre corrode e indebolisce l’intera struttura. Il tutto mi sembra di facile comprensione. Se parliamo di congiunti poi, mi padre è stato tra degli operai che l’hanno eretta. Quanto alla attrativita’ turistica per l’illuminazione penso che si sbagli visto il glorioso passato tenuto conto che fu illuminata da un Papa oggi Santo (Paolo VI) e inaugurata dal Presidente della Camera dei Deputati (Brunetto Bucciarelli Ducci). Sarebbe certamente di stimolo per invogliare a percorrere quel sentiero a cui fa riferimento anche nelle notti estive. Poi non trascurabile e suggestiva sarebbe la vista notturna dal borgo. Per l’ l’inquinamento luminoso fu redatta una relazione all’epoca (nel 2016) che lo escludeva. Forse sono i ripetitori che lo provocano oltre all’ all’elettrosmog. Ma di questo nessuno parla. Un’ultima cosa. È Lei che deve garantire la pubblica incolumità. Quindi a fronte di questa mia (è anche trascorsa) segnalazione avrebbe già dovuto disporre un accertamento tecnico sulla condizione o meno di sicurezza e, ove occorrente emettere ordinanza ex art. 54 TUOEL”. Per ultimo Marcello Piscitello si è rivolto a  Roberto Cottini :” da Cattolico Apostolico Romano, mi piange il cuore vedere la Croce inaugurata da San Paolo Sesto abbandonata a se stessa per colpa di una sinistra priva di idee. I problemi vanno affrontati e non nascosti in un polverone come Lei primo cittadino ha, purtroppo, scelto di fare. Pertanto le difese d’ufficio come quella del Sindaco (terreno privato), a mio modesto parere, sono assolutamente fuori luogo. A me spiace vedere un sindaco arrampicarsi sugli specchi a difendere l’indifendibile. Considerato che la Croce nel Cetona c’è, allora perché non preservarla? Perché non illuminarla? Per farlo non occorrono fondi pubblici e non occorre corrente elettrica, in quanto a tutto penserebbero benefattori e fedeli…quindi costo zero per le casse comunali . Si tratta di una bella occasione per valorizzare la bellezza e l’importanza del monte Cetona per le nostre comunità, al tempo stesso si realizza l’omaggio a una figura sacra.”. La polemica continua? Mah!!!