Cetona: maxischermo in piazza per la presentazione del libro del sen. Pietro Grasso (Leu) “Paolo Borsellino parla ai ragazzi”.Un libro che ripercorre un pezzo di storia italiana e descrive le figure di Falcone e Borsellino attraverso la voce di un uomo che ha lavorato accanto a loro

di Leonardo Mattioli 

Una testimonianza civile per le nuove generazioni. Un libro che ripercorre un pezzo di storia italiana e descrive le figure di Falcone e Borsellino, attraverso la voce di un uomo che ha lavorato accanto a loro e che li racconta ai ragazzi per andare oltre lo stereotipo dell’eroe e scoprire chi fossero realmente. In sintesi  è questo il libro “Paolo Borsellino parla a i ragazzi” presentato stasera a Cetona di fronte a una numerosa platea, guidata dal primo cittadino Roberto Cottini, dal sen. Pietro Grasso (Leu) già presidente del Senato e già Procuratore nazionale antimafia. Tanto numerosa la gente accorsa che  non riuscendo ad entrare tutta nella ex Chiesa della S.S. Annunziata è stata fatta accomodare di fronte a un maxischermo collocato in piazza proprio di fronte alla ex struttura cattolica. Un evento, quindi, indovinato quello tenutosi nel piccolo borgo a sud della provincia senese su iniziativa della galleria “Impression” di Rita Polizzi e dell’amministrazione comunale. Un evento che ha dato modo all’ex presidente del Senato di parlare diffusamente del fenomeno mafioso che, sconfitto in un primo tempo dallo Stato, ha avuto modo di riorganizzarsi inabissandosi , cambiando strategia ma diventando più pericoloso per arrivare alla stagione stragista dove sono emerse quelle che vengono descritte come “entità esterne”. A questo proposito ha ricordato un episodio accaduto a lui e a Falcone quando lavoravano al Ministero della Giustizia per mettere a punto la legislazione antimafia. I due erano soliti andare a mangiare in un ristorante a Campo dei Fiori ma i mafiosi inviati a Roma per ucciderli ebbero delle notizie sbagliate  e si recarono in un locale nel quartiere Prati inutilmente. Comunque i mafiosi avrebbero potuto tentare di ripetere l’operazione seguendoli dall’uscita del Ministero della Giustizia ma non lo fecero. “Non capirò mai – ha detto Grasso –perché cambiarono obiettivo e quale ‘entità esterna’ intervenne per mutare strategia”. Grasso si è soffermato anche sul ‘caso Palamara’ e sulle polemiche nella magistratura derivanti dal sistema delle correnti, un “problema che c’è sempre stato. Falcone aveva creato una ‘corrente’ proprio per andare contro le correnti. Comunque in questo momento la magistratura in Italia ha un tasso di credibilità molto basso” . Il libro racconta ai ragazzi chi fossero realmente  Falcone e Borsellino per andare oltre lo stereotipo dell’eroe . Una testimonianza civile per le nuove generazioni. Nessuno dei giovani che Pietro Grasso incontra , quando racconta alle platee di ragazzi la propria esperienza di lotta alla mafia, era nato quando Falcone e Borsellino furono assassinati, eppure tutti sanno chi sono e riconoscono nei due giudici un esempio da seguire ancora oggi.