Cetona: sabato 16 luglio alle ore 18 saranno presentati due libri,:quello di Patrizia Patrizi,Rita Boini e Elena Volterrani dal tiolo “Donne. Storie di confine e oltre” e quello ristampato di Miriam Mafai “Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale”

Sabato 16 luglio alle ore 18 a Cetona saranno presentati due libri: quello di Patrizia Patrizi (foto),Rita Boini e Elena Volterrani dal tiolo “Donne. Storie di confine e oltre” e quello di Miriam Mafai “Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale” ristampato in occasione del decennale della scomparsa della scrittrice. Al tavolo dei relatori, Sara Scalia, figlia di Miriam Mafai e Patrizia Patrizi, al debutto come scrittrice .Pane nero ci presenta uno spaccato della Seconda guerra mondiale, raccontandocela attraverso le testimonianze dirette di donne che l’hanno vissute in prima persona.  Donne. Storie di confine e oltre sono racconti autentici di donne vere, donne comuni, che vivono calate in un quotidiano che sembra banale ma non lo è mai. Donne che sono, in entrambi i libri, pilastro della vita famigliare, donne che lavorano, che si impegnano per il bene comune e lottano per affermare la libertà. Sono libri al femminile se con questo termine si intende un modo di agire e pensare che ha alla base l’intento di resistere e non arrendersi alle vicende dolorose della vita.Sono donne che evolvono, a causa della guerra e delle esperienze di vita, diventano indipendenti, si assumono responsabilità, prendono decisioni, compiono azioni importanti, diventano per la prima volta padrone di se stesse. Se nel libro della Mafai, le protagoniste provengono da varie regioni italiane, con uno spaccato che fa anche emergere le differenze tra nord e sud; nel libro della Patrizi invece, le donne sono quelle dell’Italia centrale, tra Umbria e Toscana. In ciascuno dei due libri, le donne che raccontano sono le più variegate per età, estrazione sociale, status. Sia Miriam Mafai che Patrizia Patrizi, si pongono con grande rispetto e attenzione verso queste donne: più asciutto, giornalistico, lo sguardo della prima: “la sua prosa è secca, cruda, nuda, senza alcuna affettazione né alcuna retorica” scrive Annalisa Cuzzocrea nella prefazione alla nuova ristampa. Più coinvolta e partecipe nei racconti, Patrizia lascia trasparire l’emozione di certi incontri e dei ricordi personali. Entrambi i libri suscitano riflessioni e insegnamenti sul fatto che non esiste mai, per le donne, un traguardo che possa dirsi raggiunto per sempre, ma che ogni conquista va protetta e difesa ancora. La Storia è fatta di piccoli eroismi quotidiani, l’esistenza reale dipende dalle azioni quotidiane, ciò che viene fatto nel presente sarà di valore per il futuro; queste donne hanno lasciato impronte e semi, nella famiglia, nella comunità, nella società per costruire il futuro.