Cetona: tornano le Notti dell’Archeologia  . Tra le iniziative l’ esposizione dei lavori di oltre dieci anni dei ragazzi e delle ragazze della scuola primaria, dal 16 luglio al 30 settembre

Giunta alla ventitreesima edizione, la rassegna “Le Notti dell’Archeologia” promossa dalla Regione Toscana, che si svolge dal 1° al 30 luglio di ogni anno, costituisce una preziosa occasione per partecipare a visite e approfondimenti nei musei e nelle aree archeologiche della Toscana. Nell’edizione 2023 il tema proposto per le iniziative speciali sarà quello della diversa attenzione al benessere nel corso del tempo e delle culture: infatti il processo verso i comforts non solo non è lineare nel tempo né diffuso nello spazio, ma anche nelle stesse società sono convissuti – e convivono tutt’oggi – standard diversificati secondo distinzioni di status. Il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona e il Parco Archeologico Naturalistico di Belverde propongono una serie di iniziative, ad ingresso libero. Il programma a Cetona per Le Notti dell’Archeologia :  

Al Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona le seguenti iniziative: da domenica 16 luglio a sabato 30 settembre sarà visitabile “Rami di un unico albero”, una esposizione di riproduzioni, immagini e modellini realizzati in oltre dieci anni di collaborazione con la Scuola Primaria di Cetona; domenica 16 luglio, dalle 21 alle 23, apertura straordinaria del museo; venerdì 28 luglio alle ore 10 “I cassetti dei ricordi”, una visita guidata riservata agli ospiti dell’ASP “Casa Famiglia” di Cetona nell’ambito del progetto “Musei Toscani per l’Alzheimer” (www.museitoscanialzheimer.org), iniziato anni fa, a cui il museo di Cetona ha aderito fin dal 2014.

Al Parco Archeologico Naturalistico di Belverde venerdì 28 luglio alle ore 18 si terrà la conferenza “Archeologia del cinabro, dai Monti dell’Uccellina al Monte Amiata, tra preistoria ed età moderna” a cura della professoressa Nicoletta Volante, docente di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Siena, autrice, tra gli altri, di “Poggio di Spaccasasso. Pratiche funerarie in una cava di cinabro tra Neolitico ed età dei Metalli in Maremma” (Collana “Millenni” del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”).