Chianciano : ad uno anno dalle amministrative, il punto della situazione da parte del gruppo consiliare “Insieme per Chianciano Terme” . Intervista a tutto campo con Paolo Piccinelli, capogruppo del gruppo consiliare “Insieme per Chianciano Terme”.

Di Massimo Montebove

D.Paolo Piccinelli, lei è capogruppo della minoranza “Insieme per Chianciano terme” ,ad un anno dalle prossime elezioni locali possiamo fare il punto non solo sul lavoro degli amministratori ma anche su quello dell’opposizione?

R.”Abbiamo cercato di lavorare a 360 gradi fin dalla campagna elettorale, mettendo in rilievo alcune questioni che ci sembravano non chiare, come le tante richieste di residenza in prossimità delle elezioni o il raddoppio delle risorse della tassa di soggiorno utilizzate per dare contributi o i finti proclami fatti con la vecchia gestione delle Terme per far credere ai cittadini che con la ristrutturazione del debito avrebbero fatto investimenti per il rilancio della destinazione. Poi durante questi quattro anni, abbiamo denunciato tanto alla Corte dei Conti quanto al Prefetto, altre situazioni discutibili, come lo spreco milionario dell’illuminazione pubblica o gli incarichi diretti dati allo studio dove lavora uno degli amministratori e ancora gli sprechi di denaro pubblico per progetti che non avevano l’obiettivo di generare presenze. Abbiamo raccontato il non corretto utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla Regione per promuovere il prodotto termale, dimostrando ai responsabili di Regione e Comune come il lavoro svolto non rispondesse ai fini richiesti e ancora il rischio della rinegoziazione dei mutui fatta dagli amministratori per prendere altri mutui, che ha indebolito un bilancio già a rischio. Abbiamo rilevato in alcuni Consigli Comunali quanto poi certificato dalla Corte dei Conti sui mancati accantonamenti, una vicenda tutt’altro che risolta e che certamente non troverà una soluzione con le misure ipotizzate dalla Giunta”.

D.Tante contestazioni dunque, ma proposte concrete?

R.”Abbiamo prodotto una pubblicazione destinata ai cittadini per spiegare il nostro punto di vista sulle varie situazioni ma anche proponendo progetti e idee per il futuro della nostra cittadina”.

D.Stante la situazione, che futuro può avere Chianciano?

R.”Un futuro di rilancio perché crediamo nelle potenzialità del paese, un futuro che non potrà prescindere dal riposizionamento economico/turistico, dalla riqualificazione urbanistica per combattere il degrado ormai visibile agli occhi di tutti – amministratori esclusi – e dall’aumento dei residenti”.

D.Sul settore termale ultimamente avete proposto una idea di rilancio.

R.”Siamo certi che rientri tra le strategie di breve periodo, in questo momento una delle uniche percorribili, ma necessita di una gestione portata avanti da persone che hanno a cuore il paese”.

D. Il noto imprenditore Massimo Caputi sta acquisendo molti stabilimenti termali. Che cosa ne pensate per Chianciano?

R.”Solitamente quando uno compra tante cose dello stesso ambito, ha in mente di rivenderle. Se avesse avuto la volontà di gestirle avrebbe già dato dimostrazione di come e di cosa si dovrebbe fare per invertire la rotta, invece ha dato continuità alla precedente gestione senza apportare nessuna novità, ne di visione ne strategica anzi, tra manager e tecnici ha aumentato ancora il debito dell’azienda.

D.Il Sindaco su NTI ha detto chiaramente che la responsabilità di questa situazione è della Regione che non vuole abbassare l’affitto.

R. L’affitto è stabilito da un contratto del 2005 che Caputi conosceva, come conosceva il resto dei termini degli accordi e i debiti della vecchia gestione che perdeva oltre 700 mila euro all’anno e dunque la differenza non può essere rappresentata dalla diminuzione di 200 mila euro di affitto. Fino a pochi anni fa le Terme sviluppavano nelle strutture ricettive oltre 500 mila presenze, se lui avesse davvero un piano industriale mirato ad incrementare quell’obiettivo, avrebbe potuto chiedere agli alberghi anche solo 1 euro a presenza e il problema sarebbe stato ampiamente risolto, invece di nascondersi dietro il concordato” .

D.A proposito: il 19 aprile sarà la data definitiva per l’approvazione del concordato?

R.”Sono ormai 2 anni che la data viene spostata e sembra evidente che non si ritenga sostenibile, economicamente parlando, il piano presentato. Nel frattempo la città è sempre più in difficoltà, diminuiscono i valori dei nostri immobili e aumentano le chiusure delle strutture ricettive per non parlare delle molte attività commerciali in vendita, il tutto in un momento in cui il turismo sta facendo registrare numeri in aumento in tutta la regione. Davvero un peccato non farsi trovare pronti”.

D.Quindi lei esclude il coinvolgimento di Caputi?

R.”Noi, come tutti, inizialmente eravamo fiduciosi ma ripeto, non esistono imprenditori che amano perdere tempo. Se hai un progetto inizi a portarlo avanti da subito, concordato o non concordato” .

D.Esiste un confronto con l’Amministrazione su questo tema?

R.”Abbiamo più volte tentato di stimolare il sindaco e la giunta ma senza trovare disponibilità ad un dialogo e, come su altri temi, ci sentiamo sempre rispondere che le cose vanno bene. Addirittura nel Consiglio Comunale aperto dove il sindaco presentò gli investitori russi come nuovi acquirenti delle Terme noi chiedemmo, data l’importanza strategica, che si istituisse una commissione speciale per controllare e approfondire i progetti di chiunque avesse intenzione di acquistare le quote e questo perché ancor prima di giudicare l’investitore, volevamo assicurarci che il progetto avesse delle ricadute in termini di presenze per il nostro paese. Il primo cittadino a microfoni accesi si disse disponibile, ma poi spente luci e microfoni, ritirò l’offerta”.

D.Dunque che cosa rimane da fare per risolvere il problema?

R.”Certamente è necessario un confronto tra Regione, Amministrazione e forze economiche del paese per ripensare un nuovo modello di gestione, aggiungendo altre ipotesi sul tavolo, compresa la proposta di acquisto da parte di INAIL e rimettendo al centro l’Immobiliare Terme che potrebbe diventare uno strumento importante anche per la riqualificazione del paese. Dovrà essere un modello gestionale non pensato per sostenere la sola azienda Terme, ma in grado di generare presenze per le nostre strutture ricettive”.

D.Tornando al lavoro dell’opposizione, cosa avete in cantiere per questo ultimo anno e che tipo di squadra pensate di costruire?

R.”Abbiamo da poco aperto un confronto con la città che pensiamo di terminare dopo l’estate. Proponiamo le nostre idee e ascoltiamo quelle degli altri, lo scopo è arrivare a raffigurare un modello di città condiviso da un numero maggiore possibile di persone e operatori. Al momento non pensiamo alla squadra, vogliamo davvero concentrarci sul progetto e una volta definito quello, decideremo se il nostro impegno dovrà continuare o se altre persone si vorranno sostituire a noi ”