Chianciano : elezioni comunali; candidata sindaco Grazia Torelli (centrosinistra) rilancia l’idea della “panchina gigante, iconico pezzo sostenuto da community on Line , da opporre ai ‘pupi’  scoloriti dell’amministrazione Marchetti. In sintesi , con lo slogan “Volumi meno al posto di volumi non più utilizzati” si propone di portare la cittadina a una certa idea di ‘gradevolezza’ per ospiti e chiancianesi

Di Matteo Giambi Bonacci

 

Volumi meno, spazi verdi al posto delle strutture fatiscenti. Spunta l’idea della Panchina gigante che Grazia Torelli, candidata sindaco di Chianciano per il centrosinistra, oppone, sulla stessa linea giocosa ai ‘pupi’dell’amministrazione uscente di Andrea Marchetti, ormai scoloriti e sistemati sui sentieri boschivi. Torelli ha già annunciato guerra ai pupi e porta avanti la panchina, iconico pezzo sostenuto da community on Line come luogo ideale per fare i selfie. Per i sentieri annuncia l’installazione di indicazioni con una descrizione più seria. Rigenerare per riqualificare”: Grazia Torelli candidata sindaca della lista “Chianciano Città aperta” ha presentato  al teatro Caos le sue proposte in tema urbanistico, affrontando il problema del degrado portando esperienze e sostegni eccezionali, come l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, l’architetto Stanghellini e l’assessore pratese anche lui architetto Barberis. La parola d’ordine di Torelli è “volumi meno” al posto dei volumi non più utilizzati e abbandonati in particolare hotel dismessi, dopo l’abbattimento, spazi verdi e nuove infrastrutture. La candidata si propone di riportare la città ad una certa idea di “gradevolezza” non solo per gli ospiti e i turisti ma anche per i chiancianesi.  Quindi in tempi brevi, promette aiuole, fiori, ordine su strade e marciapiedi. Installerà le casette dell’acqua, oggi poco funzionanti, non organizzerà più il Babbo Natale ma utilizzerà i fondi per abbattere immobili fatiscenti, lancia l’dea della panchina gigante che esiste solo in altri 8 comuni toscani, per il Viale della Macerina pensa a percorsi settimanali a tema gastronomico, toglierà tutte le vecchie e obsolete insegne e renderà il Parco Fucoli un contenitore di eventi più curato. “E’ nostro – ha detto – paghiamo noi i 2 milioni del mutuo”. Non abbandonerà il turismo sportivo, anzi. Lancia le idee del caffè letterario e un grande progetto legato all’arte contemporanea. La realtà secondo Stanghellini è che la città si è fermata al modello di turismo mono tematico legato al turismo termale. Altre città sono uscite da impasse simili, Torino, poi Prato e illuminante è la storia di Cuneo dove esiste dal 2017 il ‘Bando distruzione” che punta a ripristinare il decoro di zone degradate attraverso appunto, l’abbattimento.