Chiusi: il 9 giugno arriva la Freccia Rossa; Scaramelli (Pd),”e la vittoria di Siena e delle sue Terre che per il tramite di Chiusi possono accedere in meno di due ore alla capitale così come avevamo promesso. È la risposta concreta di una nuova classe dirigente che non fa promesse o che non vende sogni ma che lavora ogni giorno per renderle realizzabili. . È il principale successo politico dell’attuale sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, e della sua giunta e del consiglio comunale”

Il presidente della commissione sanità della regione Toscana e già sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli (Pd), ha scritto

“L’#altavelocità nelle #terredisiena è realtà. Ci abbiamo creduto insieme. Ci ha creduto un’intera comunità che voleva riscoprire se stessa e la sua identità. Ci ha creduto la cultura ferroviaria che abbiamo ereditato da generazioni. Ci hanno creduto la poltica così come le istituzioni. Sembrava un sogno impossibile solo 5 anni fa quando questa storia è inziata. L’idea, l’intuizione, i lavori di adeguamento della stazione, e poi oggi. Oggi il sogno è diventato realtà. La fermata di Chiusi del #Fracciarossa che viaggerà ogni mattina verso Roma e Napoli e che la sera rientrerà in direzione Firenze e Milano segna per una città, quella di Chiusi, la riscoperta della sua centralità in Italia, nelle connessioni che portano la Toscana in Europa e nel Mondo.È la risposta concreta di una terra che vuole far crescere i propri figli dando loro le stesse opportunità di quelli che nascono nelle grandi città. È la vittoria di Siena e delle sue Terre che per il tramite di Chiusi possono accedere in meno di due ore alla capitale così come avevamo promesso. È la risposta concreta di una nuova classe dirigente che non fa promesse o che non vende sogni ma che lavora ogni giorno per renderle realizzabili. È il principale successo politico dell’attuale sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, e della sua giunta e del consiglio comunale che hanno creduto e lavorato con perseveranza verso un obiettivo consegnato loro da chi come me ha amministrato e guidato la citta di Chiusi aprendo questa discussione e iniziato a lavorare contro vento verso un sogno che oggi è stato realizzato.È il successo della Regione Toscana che dimostra attenzione verso le nostre terre. È la condivisione di tante amministrazioni comunali e soggetti economici locali che ci hanno creduto e ci hanno dato fiducia. È una risposta importante che Trenitalia dà ad una terra che a suo tempo tanto ha dato alle infrastrutture italiane, si fece oltrepassare dalla direttissima al cospetto di chi oggi in Italia blocca infrastrutture e investimenti. È il riscatto di quella cultura popolare, laboriosa, umile e onesta che ha fatto dell’essere ferroviere un segno distintivo identitario e ideologico prima ancora che un lavoro.È la risoluzione di tutti i mali? No, certo, ne siamo consapevoli. È solo l’inizio di una nuova grande storia, è il ritorno al futuro che ci deve responsabilizzare e far crescere. Che ci deve veder fare sistema e lavorare ancora di più perché la fiducia che ci è stata concessa possa poi essere avvalorata dai numeri. E se tra tutto questo penso a chi veramente possa far tremare di emozione quella prima frenata che avverrà il 10 giugno alle 7.56, il brivido di quella sosta che durerà 2 minuti nella nostra stazione…non posso che pensare a mio padre, al suo lavoro, al suo legame con i treni e con la stazione, a quel modo gentile e corretto che negli anni mi ha spronato perché ponessi questo come primo obiettivo dell’impegno politico della nostra generazione di amministratori, un impegno poi consegnato saldamente nelle mani di chi dopo di me ha proseguito sulla stessa linea di continuità perché tutto questo si potesse oggi avverare.”