Chiusi: in ricordo di Gianfranco Barbanera

A 6 mesi dalla sua morte  si ricorda una bella persona, di grande umanità  che operava nel delicato mondo della scuola, intesa in senso più completo, come luogo di cultura ma anche di formazione, di educazione, di preparazione dei giovani ad affrontare la vita reale con il rispetto di se stessi e degli altri. Il rispetto per  l’individuo che è sempre stato al centro dei suoi interessi, dei suoi impegni scolastici e sociali era il credo della sua vita.  Con amore curava i suoi allievi così come fossero i suoi figli, i suoi nipoti ai quali dava tutto se stesso, senza risparmiarsi nei suoi piacevoli doveri di padre, nonno, marito.  Metteva al primo posto sempre l’ interesse per il paese che amava incondizionatamente e al quale ha dedicato alcuni suoi dei numerosi libri scritti, cercando di far emergere le peculiarità e la vera essenza di una realtà fatta di bellezze culturali, ambientali che forse pochi, in profondità  conoscono . Un uomo schivo di qualsiasi forma di presenzialismo se non quello necessario e richiesto, anche in forma vivace e determinata. Esprimeva il suo sentire, la sua sensibilità con i “famosi” aforismi che per la loro validità possono essere raccolti in un pamphlet, di sicura utilità per capire molti aspetti del vivere comune e privato in modo vero, leale, senza compromessi, pregiudizi o condizionamenti . Essere se stessi : è il reale senso dei suoi messaggi .  Forse una personalità come la sua solo nel tempo potrà essere veramente scoperta e capita . Continua a vivere sempre nella sua famiglia e in tutte le persone che lo hanno conosciuto in profondità, apprezzandolo, spesso in un confronto aperto, vivace, dotto.