Con il progetto “CAA Inbook per la comunità” Castiglione del Lago promuove il welfare

Venerdì 10 novembre alle 15:30 nella Sala del Teatro di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago verrà presentato il progetto “CAA Inbook per la comunità” realizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali, Pari Opportunità, Istruzione e Welfare in stretta collaborazione con l’USL Umbria 1 e il Centro Studi Inbook e con la partecipazione delle scuole castiglionesi di ogni ordine e grado. «Questo importante progetto di welfare – spiega l’assessora Elisa Bruni – è nato due/tre anni fa quando abbiamo ascoltato e poi accolto le richieste di un gruppo di mamme e di associazioni del territorio che hanno a cuore i problemi dei bambini con disabilità. Insieme abbiamo istituito un tavolo di coprogettazione, nel quale abbiamo coinvolto tutte le scuole e l’USL Umbria 1, per elaborare un progetto per garantire a tutti il diritto alla comunicazione». La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è un approccio dai vari volti ma dallo scopo univoco di offrire alle persone con bisogni comunicativi complessi la possibilità di comunicare tramite canali che si affiancano a quello orale. La CAA offre numerose potenzialità ma è ancora poco diffusa nel nostro Paese. Non avere la possibilità di parlare, esercitando quella funzione specifica dell’uomo che è il linguaggio verbale, non significa non poter comunicare: ne è un esempio evidente la lingua gestuale utilizzate da molte persone sorde. La CAA si propone di offrire una modalità alternativa a chi, oltre ad essere escluso dalla comunicazione verbale e orale a causa di patologie congenite o acquisite presenta anche deficit cognitivi, più o meno severi. La CAA è quindi tutto l’insieme delle strategie, strumenti e tecniche messe in atto in ambito clinico e domestico per garantire la comunicazione alle persone che non possono esprimersi verbalmente. «Il Comune di Castiglione del Lago si pone da facilitatore in questo progetto con un investimento di 10 mila euro che vede comunque naturalmente protagonisti l’USL e la Regione Umbria che hanno in carico le questioni inerenti alla disabilità, per creare e incentivare nel nostro territorio una positiva “cultura di welfare”». Un coinvolgimento importante è anche quello dell’Unione dei Comuni del Trasimeno come soggetto deputato, insieme al Distretto Sanitario USL, all’integrazione sociosanitaria, ma anche come titolare di progetti specifici per la disabilità finanziati con fondi nazionali ed europei. «Ringraziamo i dirigenti scolastici degli istituti castiglionesi per la sempre costante collaborazione” , sottolinea Bruni. I corsi di formazione sono rivolti a tutti (genitori, studenti e operatori), sono gratuiti e si svolgeranno da remoto, divisi in due ambiti: gli “incontri divulgativi” e il “corso traduttori”. I corsi sono tenuti e coordinati dall’ing. Antonio Bianchi referente nazionale del Centro Studi Inbook che sottolinea alcuni aspetti della questione: «Nell’ambito della CAA è in atto da alcuni anni nel nostro Paese un investimento significativo nei libri in simboli, sviluppatosi inizialmente nel contesto della neuropsichiatria, per coinvolgere poi le biblioteche fino all’editoria. Questo investimento sulla CAA come lingua diventa possibile spazio per promuovere la partecipazione, strumento per poter prendere parola dopo avere ascoltato le narrazioni che costituiscono la base della nostra cultura, della nostra società. Nel progetto che vede protagonista Castiglione del Lago questo investimento, oltre a coinvolgere lo spazio dei libri, esplora il tema più ampio dell’accessibilità comunicativa e cosa significhi rendere comprensibili e partecipati per tutti gli spazi pubblici della nostra vita sociale. Il “modello inbook”, interpreta con un forte investimento linguistico questa accessibilità comunicativa ed è lo strumento che verrà approfondito dai partecipanti al progetto, nella costruzione laboratoriale di contenuti e riflessioni». Il dott. Emilio Paolo Abbritti, direttore del Distretto Sanitario del Trasimeno ha affermato che «il progetto rientra nel percorso di integrazione sociosanitaria in atto nel territorio del Trasimeno e unisce due elementi importanti per la crescita dei bambini, in particolare quelli con difficoltà, la lettura e la comunicazione aumentativa alternativa, strumenti di grande impatto che mettono al centro il bambino con bisogni comunicativi complessi e speciali. L’unione di questi due elementi al di fuori delle biblioteche, delle stanze di terapie e delle aule di scuola, strutturata sul territorio, favorisce l’inclusione, educa cittadini alla diversità, creando un’attenzione e una sensibilità “diversa”. In tal modo tutti sul territorio divengono partner efficaci per lo sviluppo di competenze comunicative, favorendo la massima espressione delle potenzialità di tutti».