Con “The Future of the Redox Biology” il prossimo giugno Siena al centro della ricerca sullo stress ossidativo

Con il patrocinio del Comune di Siena, dell’Universita’ di Siena e dell’Universita’ di Ferrara, il prossimo Giugno, si terra’ presso il Teatro dei Rinnovati, un Congresso Internazionale nel campo BioMedico dal titolo: “The Future of the Redox Biology” organizzato dal professor Giuseppe Valacchi (foto) (ordinario di Fisiologia presso l’Universita’ di Ferrara e di Medicina Rigenerativa presso la North Carolina State University, USA). Il congresso intende riunire i migliori ricercatori nel campo dello stress ossidativo e patologie correlate all’infiammazione e invecchiamento. Il meeting si svolgerà nell’arco di 3 giorni (dal 17 al 19 Giugno) durante i quali giovani e riconosciuti scienziati nazionali ed internazionali presenteranno e discuteranno le principali novità e aggiornamenti sulle tematiche congressuali. Dal programma scientifico riportato nel sito web del congresso ( https://www.the-future-of-redox-biology-siena-2022.com) e’ possibile constatare come siano in programma oltre 40 relazioni da parte dei migliori e piu’ promettenti giovani ricercatori internazionali, oltre a tavole rotonde su specifiche tematiche ancora da definire e circa 15 relazioni dei piu’ importanti scienziati riconosciuti a livello mondiale nel campo della Redox Biology. “E’ un’iniziativa – commenta Valacchi, anche lui esperto internazionale dello stress ossidativo – unica nella sua tipologia, in quanto ha l’intento di mettere in risalto le nuove giovani “leve” (Juniors) della Redox Biology di fronte ad una audience di consolidati esperti (Seniors), cosi’ da poter avere una diretta interazione Juniors-Senoirs; ed eventi del genere su tale tematica, non sono mai stati organizzati a livello internazionale. Questa è una bellissima occasione per Siena di portare nella nostra unica e bella città eminenti scienziati riconosciti in tutto il mondo per le loro ricerche e scoperte scientifiche ed essere la promotrice di una iniziativa cosi’ importante per i giovani ricercatori”.