Cortona:il  2 dicembre il Cardinale Silvano Maria Tomasi interviene alla Celebrazione del 220° anniversario  dell’elezione  di Giovanni Battista Tommasi  a Principe e Gran Maestro  dell’Ordine di Malta

Sabato prossimo, 2 dicembre, si svolgerà a Cortona , la celebrazione del 220° anniversario dell’elezione del cortonese,  fra’ Giovanni Battista Tommasi, a Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Le varie iniziative sono state organizzate dall’Amministrazione Comunale della Città di Cortona, dall’Ordine di Malta, Sezione di Arezzo della Delegazione di Firenze e dall’Accademia Etrusca di Cortona.Il primo appuntamento sarà alle ore 10, presso la Chiesa di San Filippo Neri, ove il Cardinale Silvano Maria Tomasi celebrerà la Santa Messa in memoria del Gran Maestro fra’ Giovanni Battista Tommasi. Al termine terrà una riflessione per l’inizio dell’Avvento. Alle 11:15, presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, verrà recitata una preghiera comunitaria davanti al monumento funebre di fra’ Giovanni Battista Tommasi. Il monumento marmoreo è stato restaurato per la ricorrenza a cura dell’Accademia Etrusca di Cortona.  Dalle 11:30 alle 12:30, presso il Santuario di Santa Margherita, i Frati saranno disponibili per le Confessioni. È anche possibile vedere i cimeli di fra’ Giovanni Battista Tommasi e dei Cavalieri cortonesi dell’Ordine di Malta conservati all’interno della Chiesa.  Alle 16 si terrà al Museo MAEC una visita guidata gratuita alla collezione Tommasi che comprende ricordi di fra’ Giovanni Battista, a seguire visita gratuita al Museo. Alle 17:30, nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale, dopo il saluto del Sindaco di Cortona, di un’ autorità  dell’Ordine di Malta e dall’Accademia Etrusca, verrà presentato il libro: Lettere di fra’ Giovanni Battista Tommasi dalla Sicilia ai fratelli in Toscana (1800-1805) di frà Giovanni Scarabelli, Cappellano Gran Croce Conventuale Professo. Durante la presentazione del libro il cortonese, dottor Torquato Tenani, dell’Accademia Etrusca, leggerà alcuni brani delle lettere del Gran Maestro che contengono un messaggio di pace, contro la guerra e raccomandano la Fede in Dio e nella Provvidenza Divina. La presentazione sarà condotta dal professor Italo Farnetani (foto), Cavaliere di Grazia Magistrale, che ha organizzato anche le altre manifestazioni per la celebrazione dell’anniversario, che ricorda l’importanza di questo illustre cortonese: «Fra’ Giovanni Battista Tommasi, appartenente a una nobile famiglia, nacque a Cortona il 6 ottobre 1731. È stato uno dei più importanti Gran Maestri perché garantì la continuità, cioè la “sopravvivenza”, dell’Ordine di Malta anche dopo la perdita dell’Isola, occupata da Napoleone. Come Principe, grazie al suo prestigio internazionale, ottenne il riconoscimento della sovranità, in pratica di essere equiparato a uno Stato, mentre, come Capo religioso, avendo una profonda Fede in Dio, mantenne e rafforzò il ruolo dell’Ordine di Malta all’interno della Chiesa Cattolica. L’importanza  e la difficoltà del suo compito – continua Farnetani –  è dimostrato dal fatto che, dopo di lui, per 75 anni l’Ordine non ebbe più un Gran Maestro, ma solo un Luogotenente.In questo momento, in cui il mondo è attraversato da scenari di guerra, il Gran Maestro ci manda anche un altro forte insegnamento. A Malta Tommasi aveva percorso una brillante carriera militare fino a divenire   il comandante della flotta.  Dopo l’occupazione dell’Isola non pensò mai di riconquistarla con le armi, pur avendo il sostegno di grandi Nazioni, al contrario ribadì sempre la sua fiducia nella diplomazia, auspicando la pace e condannando la guerra e, nel libro, che presenterò sabato, ci sono frasi estremamente significative e attuali come: “la guerra porta un grave pregiudizio all’umanità e quando le calamità cominciano non terminano facilmente”. Nel pensiero di Tommasi prevale sempre la Fede in Dio e nella Divina Provvidenza, anche per sperare nella fine delle guerre. Proprio nel momento attuale  – conclude Farnetani – non poteva esserci una migliore e più appropriata esortazione per il periodo dell’Avvento».