Festa 25 aprile: appello di Potere al Popolo

Da  “Potere al Popolo” di Siena e provincia riceviamo e pubblichiamo

“Il 78° anniversario della liberazione d’Italia dall’oppressione nazifascista giunge in un momento inedito per il nostro paese. Il governo, che si giova, nell’applicazione dell’agenda Draghi, del fondamentale contributo di un coacervo di nostalgici del ventennio, razzisti, questurini e reazionari vari, è guidato da un partito che si fregia della fiamma tricolore. Non si può lasciare la celebrazione di questa giornata a chi, con dichiarazioni antistoriche, mira a svuotare la resistenza dai suoi valori fondamentali.  La resistenza oggi non può però limitarsi alla difesa della memoria, senza mettere in discussione l’assetto sociale e produttivo di un mondo vittima degli appetiti capitalisti. Viviamo in un paese nel quale si fatica sempre di più ad arrivare a fine mese e il lavoro è tutto fuorché un diritto e in cui lo stato sociale viene smantellato pezzo per pezzo. Il governo intanto si occupa di reprimere le ONG e dei migranti, che sono la scusa per chiedere un nuovo stato di emergenza, continuando una recente tradizione di violenza alla costituzione e alla democrazia mentre uomini, donne e bambini muoiono in mare o nelle carceri libiche. Costituzione violentata, con l’assenso di tutti i partiti rappresentati in parlamento, anche con l’invio di armi in Ucraina e l’adesione ad una guerra che supera di molto i suoi limiti territoriali, dimostrandosi nei fatti uno scontro tra potenze sulla pelle dei cittadini ucraini e delle repubbliche del Donbass. L’Italia ripudia la guerra – come recita l’articolo 11 della Costituzione – ma porta al 2% del PIL le spese militari sostenendo l’alleanza NATO con gli USA, che negli ultimi decenni hanno promosso conflitti armati in tutto il mondo per la protezione dei propri interessi imperialistici. La guerra ha garantito piena libertà alle speculazioni sui prezzi delle materie prime e dell’energia mentre in Italia da un lato si tagliano le tasse ai ricchi,e dall’altro si toglie il reddito di cittadinanza, lasciando i poveri ancor più nella miseria.  Gli antifascisti non lasceranno le celebrazioni del 25 Aprile a Siena a chi ne distorce la memoria, infierisce sui più poveri e promuove la guerra. Sfileremo insieme dietro il nostro striscione “Partigiani Sempre, Arruolati Mai”.