FidiToscana: il consiglio regionale della Toscana approva a maggioranza risoluzione Pd. Respinti gli altri atti collegati: una proposta di risoluzione di FdI, una proposta di risoluzione e un ordine del giorno della Lega

Collegati alla comunicazione dell’assessore Leonardo Marras su Fidi Toscana spa, il Consiglio regionale ha messo al voto tre proposte di risoluzione e un ordine del giorno. Approvato a maggioranza (20 voti favorevoli e 16 voti contrari) la risoluzione a firma del capogruppo Pd, Vincenzo Ceccarelli (accolti due emendamenti a firma Stefano Scaramelli, Italia viva, e Diego Petrucci, FdI). La risoluzione condivide i contenuti e le finalità della comunicazione e impegna la Giunta regionale “a continuare con decisione nel percorso avviato mediante il supporto di una consulenza specialistica volto a valutare le migliori soluzioni che possono essere intraprese riguardo alla natura e alle prospettive di Fidi Toscana”, con la finalità di “dotare il sistema economico toscano di uno strumento operativo maggiormente efficace nel facilitare l’accesso al credito e il sostegno, l’emergere e la crescita delle imprese toscane mediante strumenti finanziari innovativi”. Un percorso da svolgere “mediante necessario confronto con tutti gli attori economici, sociali, creditizi e istituzionali presenti a livello regionale”. Il Consiglio regionale dovrà essere informato “costantemente” degli sviluppi, “affinché, non appena chiari gli elementi valutativi attualmente oggetto di approfondimento, si possa procedere all’individuazione di indirizzi basati su un’analisi compiuta e funzionale e all’effettuazione di una scelta che si configura come strategica per la ripresa economica della Toscana”. Respinti gli altri atti collegati. La proposta di risoluzione di Fratelli d’Italia, primo firmatario Diego Petrucci, chiedeva tra l’altro di avviare un percorso per “creare e sostenere un soggetto di credito che abbia interesse e forza per dialogare con il mondo imprenditoriale regionale, con i cittadini toscani e con gli enti locali della regione”. Un soggetto “che possa essere competitivo in maniera sostenibile nel tempo”, anche grazie all’individuazione di un “istituto che possa fare da polo aggregante”, capace di dare corpo a “un progetto più ambizioso”, come ha spiegato Petrucci in Aula. “La Toscana ha bisogno di una banca regionale forte, pensiamo al modello delle Landesbanken, che in Austria, Svizzera, Germania hanno saputo sostenere l’economia del proprio territorio”. Respinta anche la proposta di risoluzione della Lega, prima firmataria Elisa Tozzi, sulla “necessità di una nuova politica regionale strategica per lo sviluppo e la competitività del tessuto economico toscano”, con una nuova “visione strategica e una nuova impostazione che sappia tenere conto del mutato contesto socio-economico”, ha dichiarato la consigliera, che ha chiesto anche “una seduta straordinaria del Consiglio regionale sulle questioni economiche”. Respinto, sempre a maggioranza, anche un ordine del giorno della Lega, prima firmataria Elena Meini, con il quale si chiedeva il “ritiro del decreto 5299, ‘Analisi del Piano strategico 2020-2024 di Fidi Toscana’, ai fini della valutazione della linea di intervento prospettata, consistente nella trasformazione in società in house a Regione Toscana” e una successiva valutazione “terza ed imparziale” sulla eventuale trasformazione societaria di Fidi Toscana. “Si dovrebbero fare due gare distinte – ha dichiarato in Aula la consigliera –, non possiamo permettere che lo stesso advisor accompagni sia la valutazione di studio che quella successiva sul futuro di Fidi Toscana”.