Follonica: smascherato falso finanziere. Un uomo truffava ignari negozianti presentandosi  quale finanziere accusandoli di aver commesso piccole violazioni amministrative .Poi si faceva consegnare del denaro contante per pagare marche da bollo da apporre sui verbali e spariva. Le fiamme gialle lo hanno individuato e denunciato all’autorità giudiziaria

Un uomo, che si spacciava per appartenente alla Guardia di Finanza, simulava l’irrogazione di sanzioni amministrative richiedendo denaro contate agli esercenti della zona di Follonica.I Finanzieri della Compagnia di Follonica, a seguito della segnalazione di alcuni esercenti e ristoratori locali, hanno immediatamente avviato gli accertamenti per risalire all’identità del sedicente finanziere. Dalle indagini effettuate un uomo, residente nel follonichese, senza esibire alcun tesserino di riconoscimento e in abiti civili, era solito presentarsi presso gli esercizi commerciali e ristoranti di Follonica, millantando la propria appartenenza alla locale caserma della Guardia di Finanza. Lo schema seguito dal truffatore era sempre lo stesso: dopo essersi presentato quale finanziere al negoziante, lo accusava di aver commesso piccole violazioni amministrative (mancata emissione di uno scontrino nei giorni precedenti). A fronte di ciò, si faceva consegnare del denaro contante, al fine di pagare, a suo dire, le marche da bollo da apporre sui verbali. Promettendo al negoziante di ritornare dopo poco per consegnargli le fantomatiche marche da bollo, il sedicente finanziere spariva nel nulla. Immediatamente sono scattate le indagini delle Fiamme Gialle, finalizzate all’individuazione del finto “collega”, che hanno permesso, nell’arco della stessa giornata, di identificare un uomo, già gravato da numerosi precedenti penali in materia, il quale ora dovrà rispondere dei reati di truffa aggravata e usurpazione di funzioni pubbliche.Da ricordare che nessun vero legittimo appartenente alle Forze dell’Ordine richiede denaro contante paventando presunti verbali e/o “bolli” e che gli appartenenti alle Forze dell’Ordine hanno sempre al seguito il “tesserino di riconoscimento” dell’Amministrazione di appartenenza (e non solo “placche” e/o portafogli con distintivi) e di norma, salvo alcuni servizi e/o situazioni particolari, non lavorano mai da soli, soprattutto se in borghese).