Gioco, tra misure restrittive e crisi del Casinò di Sanremo

Di fronte alla crisi sanitaria e poi economica legata alla pandemia da Covid 19, i governi di tutto il mondo hanno dovuto prendere decisioni drastiche, serie, mai viste prima per arginare la deriva e salvaguardare la salute dei cittadini. Misure drastiche, dicevamo, che da un lato hanno fermato il contagio ma, dall’altro, hanno fermato anche l’economia.

Tra i settori più colpiti e allo stesso tempo dei meno raccontati c’è quello del gambling, il gioco pubblico e legale che in Italia rappresenta una bella fetta del mercato nazionale. In Europa, come si legge in questo speciale di Gaming Inisder, le chiusure legate a questo comparto sono state molto lunghe e un po’ ovunque sono stati messi in campo decreti leggi e politiche per proteggere i giocatori. Da cosa? Soprattutto dal gioco problematico, dalla pubblicità eccessiva, dal marketing aggressivo, dal gioco illegale. Così sono state messe in campo campagne di sensibilizzazione, restrizioni e misure di protezione.

Un ruolo di primo piano è quello svolto dal Regno Unito: qui la Gambling Commission ha emanato una serie di regole per gli operatori online che spingesse a identificare gli utenti problematici e attuare politiche di prevenzione. Ad azioni imposte dall’alto si sono aggiunte poi azioni volontarie: come quella del Betting and Gaming inglese, che ha deciso di sospendere per sei settimane la pubblicità d’azzardo in radio e tv, oppure in Olanda dove i fornitori di gioco autorizzato hanno vietati ai giovani under 24 di usufruire di bonus. Qualcosa si è mosso anche in terra scandinava: in Finlandia è stato varato un Lottery Act che fino al 2024 prevede controlli severi e identificazione obbligatoria, mentre in Svezia è stato imposto un limite di importo per 4 milia corone svedesi a settimana.

Insomma, anche gli operatori di gioco di tutta Europa si sono trovati travolti dall’uragano Covid 19. Anche in Italia, dove la situazione più difficile è quella legata al Casinò di Sanremo, la cui situazione è veramente preoccupante. Lo hanno fatto sapere i sindacati Slc-Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom-Uil e Snalc-Cisal attraverso una nota divulgata il 15 marzo scorso, all’interno della quale si legge: “Gli incassi stanno assumendo una condizione limite dalla quale potrebbe essere complicato ripartire. Alcune scelte strategiche effettuate dal Cda, come ad esempio la chiusura delle roulette francesi dal lunedì al giovedì, hanno contribuito a tutto ciò e gli effetti di queste scelte potrebbero ricadere anche sul bilancio del Comune di Sanremo“.

Tra misure ristrettive e proibitive, insomma, sarebbe anche il momento di sostegni e aiuti al mondo del gambling, che solo così potrà veramente ripartire.