Il Mammut Jazz Fest inizia il suo cammino. Giovedì 28 luglio alla Rocca di Civitella in scena una degli ensemble jazz più innovativi del panorama italiano: Ghost Horse

 Il Mammut Jazz Fest inizia il  cammino della sua terza edizione e come da tradizione lo fa dalla Rocca di Civitella in Valdichiana. Un luogo antico e magico, che domina l’intera Valdichiana.La band che avrà l’onere e l’onore di aprire l’edizione 2022 è Ghost Horse, un collettivo avant-jazz composto da Dan Kinzelman (sassofoni, clarinetto basso), Filippo Vignato (trombone), Glauco Benedetti (tuba, eufonio, tromba tascabile, flicorno), Gabrio Baldacci (chitarra baritono), Joe Rehmer (basso) e Stefano Tamborrino (batteria). Ghost Horse è l’espansione sotto forma di sestetto del trio Hobby Horse.  Ghost Horse propone una miscela di jazz e sperimentazione, creatività e improvvisazione, un sestetto in odore di avant che racchiude in sé fiati, legni e corde, pronti a portare il jazz più avanti nel XXI secolo. “Il jazz per noi –dicono – è un approccio, non è né un genere specifico né uno stile. Ci interessa mettere in dialogo fra loro linguaggi e culture musicali differenti, lasciando ampio spazio al rischio e all’imprevedibilità. Ci sentiamo uniti dalla volontà di esplorare soluzioni musicali atipiche e poco accomodanti, cercando di mettere in discussione i ruoli tradizionali dei vari elementi in gioco, sia che si tratti del ruolo dei musicisti o degli strumenti all’interno dell’organico specifico, sia che si tratti dell’utilizzo e del montaggio di varie influenze o usanze sonore. Lo scorso giugno è uscito il loro secondo lavoro “Il Bene Comune”, un disco di altissima qualità ed una formazione che si candida a essere tra le punte di diamante del jazz italiano nei prossimi anni.