La Città di Chiusi è pronta al rientro in classe

In vista del nuovo anno scolastico il Comune di Chiusi, confrontatosi con la dirigenza dell’Istituto Graziano da Chiusi, ha emesso una ordinanza specifica per regolare l’entrata e l’uscita da scuola dei ragazzi dei plessi scolastici delle Scuole Primaria di Chiusi Città e Chiusi Scalo in modo da garantire la maggiore sicurezza possibile e ottemperare alle normative anti Covid previste per legge. Nello specifico L’ingresso e l’uscita degli alunni avverrà in maniera differenziata utilizzando più accessi in modo da diversificare il numero degli alunni e evitare assembramenti (in particolare il plesso di Chiusi Città sarà accessibile attraverso 3 ingressi posti sul fronte strada mentre il plesso di Chiusi Scalo sarà accessibile attraverso due ingressi uno da via Oslavia e l’altro da via Gorizia e percorso interno che costeggia la palestra). Per garantire l’entrata e l’uscita degli alunni nei tempi previsti, da lunedì 14 settembre nell’orario di entrata delle scuole (8.10-8.30) e nell’orario di uscita (13.00-13.30) via A. Dei sarà utilizzata esclusivamente per la raccolta degli alunni della scuola primaria e, quindi, sarà istituito un divieto di circolazione e fermata per tutti i veicoli privati. Misura analoga riguarderà nell’orario scolastico anche la zona interna al plesso della scuola primaria di Chiusi Scalo che inizia dalla fine di via Gorizia e costeggia la palestra.  Anche, nella resede interna della scuola secondaria di primo grado sarà istituito il divieto di transito e parcheggio.Inoltre, da oggi sabato 12 settembre sarà riaperto il traffico veicolare in uscita da Porta Lavinia dove verrà istituito anche un divieto di transito per i mezzi superiori a 3,5 t ad eccezione degli scuolabus.Oltre alle questioni di logistica il Comune di Chiusi, insieme alle scuole e ai genitori, ha affrontato anche il tema della riorganizzazione interna dei plessi scolastici. Gli interventi, per un valore di 90 mila euro in parte finanziati da fondi ministeriali, hanno ridefinito gli spazi e gli ambienti adibiti all’insegnamento. Dopo settimane di lavoro gli interventi sono conclusi e proprio in questi giorni il sindaco Juri Bettollini e il nuovo Dirigente Scolastico prof. Antonio Vannini hanno effettuato l’ultimo sopralluogo. Grazie ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, che sono stati realizzati, tutti i ragazzi delle scuole di Chiusi avranno aule e spazi con distanze anti Covid di sicurezza e durante le lezioni sarà possibile fare a meno della mascherina. Anche le classi non subiranno divisioni comprese le quarte A e B della Scuola Primaria di Chiusi Scalo che troveranno ampio spazio nella mensa e nella Sala delle Associazioni e le classi terze delle scuole medie che occuperanno il laboratorio di informatica e la mensa dell’istituto.   “Siamo pronti per il nuovo anno scolastico – dichiara il sindaco di Chiusi Juri Bettollini – sarà un inizio nuovo per tutti ma anche se non è stato facile siamo soddisfatti di aver fatto tutto il possibile per garantire un rientro a scuola in sicurezza per alunni, genitori e personale scolastico. Naturalmente ci sarà bisogno di un po’ di comprensione da parte di tutti perché sarà normale avere qualche piccolo disagio soprattutto nel momento legato all’entrata e all’uscita di scuola, e qualche piccola miglioria si renderà ancora necessaria. Per tutto il lavoro che è stato fatto un ringraziamento particolare va alla Dirigente Scolastica Emanuela Botta e al Dirigente Scolastico Antonio Vannini, i docenti, i tecnici, le ditte incaricate, gli uffici e gli operai del Comune che hanno lavorato nei mesi estivi e anche in queste ultime ore per preparare il rientro in classe in questo anno così difficile e incerto per tutti noi. Grazie anche alle famiglie per i consigli e la pazienza dimostrata in questo percorso complesso e mutevole; nei prossimi giorni servirà l’aiuto, la comprensione reciproca e il supporto di tutta la comunità educante di Chiusi per superare questa grande sfida che abbiamo di fronte. L’obiettivo è quello di garantire sicurezza ma anche normalità ai nostri bambini e ragazzi che hanno sofferto più di tutti i lockdown e le sue conseguenze.”