Montalcino: brindisi con un raro Brunello 1973 per i 50 anni a Col d’Orcia della famiglia Marone Cinzano

 

Di Claudio Zeni

Alberto Marone Cinzano, arrivato nel 1973 a Col d’Orcia dal Piemonte con una solida e storica tradizione imprenditoriale alle spallelegata alla produzione ed al commercio internazionale di vini e liquori, intuisce immediatamente il potenziale qualitativo del Sangiovese nel territorio, contribuendo in maniera determinante all’ottenimento della DOCG per il Brunello di Montalcino nel 1983. Oggi, il Brunello e Montalcino sono diventati un simbolo del Made in Italy nel mondo: una storia di successo scritta e costruita a più mani, con il contributo fondamentale della Famiglia Marone Cinzano, che ha festeggiato il 17 novembre scorso i suoi primi 50 anni alla guida di Col d’Orcia nella cornice della Fortezza trecentesca che svetta su Montalcino, brindando con il raro Brunello 1973, la prima annata prodotta dalla Famiglia Marone Cinzano a Col d’Orcia, nei bicchieri degli ospiti. “Il contributo che la mia famiglia e Col d’Orcia possono dare oggi alla magnifica realtà del Brunello di Montalcino è quello di lavorare a beneficio dell’ambiente in cui viviamo pensando alle future generazioni”, ha commentato Francesco Marone Cinzano, seconda generazione alla guida della tenuta. La terza, ben rappresentata da Santiago Marone Cinzano, guarda già al futuro, “con l’ambizione di portare avanti un percorso di crescita che possa contribuire a fare ancora più grandi i vini di Montalcino – ed il nome della nostra famiglia – nel mondo. Una famiglia che ha dato un apporto fondamentale al successo internazionale prima del vermouth, poi degli spumanti ed oggi del Brunello di Montalcino”.