Monte San Savino : il savinese Antonio Aguti vince la medaglia d’oro al Bird Photographer of The Year con la foto ‘Airone rosso’ per la categoria “Foto di uccelli comici”

di Claudio Zeni

Il fotografo savinese Antonio Aguti ha vinto la medaglia d’oro al Bird photographer of the year, il concorso più prestigioso al mondo sugli uccelli. Medaglia d’argento a Levi Fitze (Svizzera), medaglia di bronzo a Ann Gillis (Stati Uniti).Bird Photographer of the Year è il principale concorso fotografico di uccelli, dove viene celebrata la migliore fotografia di uccelli al mondo, sostenendo al tempo stesso gli sforzi di conservazione attraverso immagini e sostegno finanziario. All’edizione 2023 del concorso sono state inviate oltre 23.000 fotografie da migliaia di fotografi professionisti e amatori da ogni angolo del mondo.Antonio Aguti ha primeggiato con la foto ‘Airone Rosso’ nella categoria ‘Foto di uccelli comici’, dove si incoraggia la creatività in tutte le sue forme.«L’ Airone Rosso è un meraviglioso soggetto che ogni anno puntualmente arriva dal continente africano per nidificare nei bacini lacustri italiani – esordisce Antonio Aguti – il periodo primaverile offre le migliori condizioni per fotografarlo perchè ha una maggiore attività nei movimenti e nel corteggiamento. E’ sempre in cerca di cibo per poi trasportato al nido per i suoi piccoli».In merito allo scatto vincente il fotografo savinese prosegue: «Stavo immerso in acqua da alcune ore quando l’airone è arrivato con molta voglia di pescare e dopo vari tentativi ha catturato un grande pesce. Ha dovuto lavorare a lungo per poterlo ingoiare date le generose dimensioni. Una così grande cattura sarà sicuramente servita per sfamare bene i suoi pulcini».«Questo premio è un riconoscimento alla mia passione, dedizione e costanza per le tante ore immerso nell’ambiente naturale. Questo mi ha permesso di osservare il comportamento di vari soggetti e al momento giusto fermare attimi di vita, momenti unici e irripetibili – conclude Antonio – questa è la fotografia naturalistica che prediligo riprendere ciò che accade in modo naturale, senza uso di esche, non provocare l’azione o il momento,ma bensì attendere che il momento accada da solo, in modo spontaneo e naturale».