Montepulciano: crollo di un  tratto di mura storiche; Associazione “Il Bersaglio”, “il cedimento è avvenuto in concomitanza di lavori ordinati dall ‘Amministrazione, apparsi a tutti “scellerati”, avendo riguardato la totale estirpazione-eradicazione di tutta la vegetazione per un lunghissimo tratto (il più delicato) delle mura castellane”. L’associazione pone domande alle quali attende risposte

Dall’associazione “Il Bersaglio” di Montepulciano riceviamo e pubblichiamo

“ Siamo nati, prima come Comitato e poi come Associazione, per la presa d’atto di tentativi di aggressione al delicato contesto del colle di Montepulciano, assolutamente da scongiurare (a partire dai mega parcheggi invasivi della sensibile struttura tufacea, piena di inesplorate situazioni di interesse storico-archeologico). Il tema delle fragili e scarsamente manutenute mura castellane – già in precedenza sollevato da privati ed anche in contesti politici come il Consiglio comunale, con particolare riferimento proprio al tratto di Collazzi – era già pluridecennale, nonché puntuale oggetto di diversi documenti, compreso il nostro della primavera 2018, inviati al Comune. Sconcerta la dichiarazione – francamente imbarazzante – dell’Assessore ai Lavori Pubblici Raspanti (già capogruppo di maggioranza nel mandato 2014-19 e già in Giunta anche in precedenza) che a seguito del grave crollo avvenuto martedì 15 u.s. abbia dichiarato (La Nazione del 17.3.22) che forse sarà colpa di qualche infiltrazione, quando è chiaro a tutti che il cedimento è avvenuto in concomitanza di lavori ordinati dalla sua Amministrazione, apparsi a tutti “scellerati”, avendo riguardato la totale estirpazione-eradicazione di tutta la vegetazione per un lunghissimo tratto (il più delicato) delle mura castellane, con livellamento verso il basso del terreno, con l’utilizzo di un pesante escavatore, fino a “grattare” il muro medesimo, abbassare la base di terra che “rincalzava” il muro, provocando nel contempo dannose vibrazioni. Altro che intervento fatto con cautela, pezzo per pezzo, con consolidamento progressivo delle mura medesime: si è creata una grave situazione di pericolo, per cose e persone, tuttora permanente per tutto il lungo tratto di mura sotto al quale il lavoro è stato effettuato! E’ d’uopo di questa Amministrazione non rispondere alle nostre sollecitazioni, ma chiediamo pubblicamente, – vista anche l’assenza in loco, durante i lavori, della minima cartellonistica di cantiere: quale era il progetto in esecuzione? Chi aveva fatto tale progetto? Chi era direttore dei lavori? Quale la ditta affidataria e mediante quale percorso era stata scelta? Quale percorso è stato seguito sul piano della regolarità dell’intervento, anche sotto il profilo autorizzativo, posto che l’intervento è avvenuto in area a vincolo paesaggistico? Risposte dovute e non solo a noi, ma a tutta la cittadinanza e ad ogni Organo preposto a valutare l’accaduto. Ovviamente ci riserviamo ogni ulteriore azione, per il bene di Montepulciano. “