Montepulciano: domani 22 luglio al 48° Cantiere Internazionale d’Arte una serata di danza con il debutto della Compagnia Cantiere Danza

Una stellare serata di danza nella Piazza Grande di Montepulciano presenta per la prima volta un progetto tra i più attesi del 48° Cantiere Internazionale d’Arte, con il debutto della Compagnia Cantiere Danza e la partecipazione delle étoile Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko, sabato 22 luglio, ore 21.30.  Alle 18 a Palazzo Ricci c’è l’esibizione degli allievi dei laboratori estivi legati all’Accademia Europea di Musica e Arte, con gli interventi dei docenti Ariadne Daskalakis (violino), Florence M illet (pianoforte), Christian Kleinert (recitazione), Gisela Bullacher(fotografia) che danno forma a un concerto denominato Then and now. L’evento centrale è invece appunto in Piazza Grande dove alle 21.30 debutta la Compagnia Cantiere Danza, una realtà innovativa che per la prima volta in Italia raccoglie i talenti provenienti da diversi centri di formazione: Andrea Cheldi, Virginia D’Ancona, Giacomo Greco, Paolo Giovanni Grosso, Denise Martignon, Ester Papini, Vittoria Pennacchini e Tommaso Ruggeri sono gli otto giovani coinvolti, di età compresa tra i 16 e i 19 anni.La coreografia dal titolo Reflections of the mind annovera come interpreti principali le stelle del Balletto di Amburgo Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko ed è firmata dalla slovacca Kristina Paulin che, dopo una decennale esperienza al fianco di John Neumeier, è al suo debutto italiano per un lavoro a serata intera. Lo spettacolo sarà ripreso martedì 25 luglio dall’autorevole Festival Bolzano Danza che sigla la coproduzione con la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e con la Fondazione Cantiere. L’esecuzione delle musiche di Mozart e Philip Glass, rigorosamente dal vivo, è infatti assicurata dai Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento con i violini di Marco Mandolini ed Elisabetta Fornaresio, la viola di Roberto Mendolicchio e il violoncello Elisabetta Branca.  Il coordinamento artistico di Azzurra Di Meco, ideatrice del progetto, incoraggia quindi una cooperazione cantieristica che favorisce il confronto tra professionisti affermati e nuove generazioni.  Reflections of the mind si ispira alla vicenda personale di Wolfgang Amadeus Mozart affrontando anche l’aspetto più intimo e nascosto del suo rapporto sentimentale con la moglie Constanze.  La sfida è dunque quella di ritrarre la mente di un genio attraverso una sorta di viaggio dentro una vita di ispirazione, musica, note, passioni, paure, malattia. Reduce da un’importante commissione all’English National Ballet School e già conosciuta nei teatri d’opera e nei festival europei, la coreografa Kristina Paulin parte da un linguaggio di movimento classico per raggiungere una qualità più fluida e contemporanea, sviluppando una natura prevalentemente narrativa, come spiega nelle sue note: “Per raccontare una relazione così potente e terrena, ma allo stesso tempo così eterea e fragile con la moglie, la coreografia sottolinea il passaggio dal mondo reale attraversando la dimensione più surreale nella mente del genio di Salisburgo”.La scelta musicale dell’intera creazione riflette la dicotomia fra i due livelli drammaturgici. Le composizioni di Philip Glass si accostano alla parte astratta e surreale, ai ricordi fugaci; mentre la musica di Mozart si adagia sulle parti della coreografia più affini alla realtà. Così come avviene per i corpi: ai due guests è affidato il ruolo dei protagonisti mentre l’ensemble dei giovani danzatori riverbera nei movimenti la dimensione più rarefatta e intangibile della narrazione.