Parco Foreste Casentinesi :  sopralluogo congiunto Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno,Ente Parco,Carabinieri Forestali su diversi corsi d’acqua tra cui i torrenti Archiano, Corezzo e Corsalone per conciliare sicurezza idraulica e conservazione della biodiversità

Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, per legge, è tenuto ad eseguire la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, anche dei tratti che scorrono all’interno di aree naturali e protette.Dal canto suo l’ente che gestisce il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha come mission la conservazione della ricca biodiversità che lo caratterizza facendone un autentico gioiello della natura.Due esigenze apparentemente diverse e inconciliabili. E invece bisogni idrogeologici ed esigenze ecologiche si sono incontrati, forse per la prima volta in modo organico, nella sperimentazione di un approccio condiviso delle strategie e delle scelte. Di recente  l’ingegner Enrico Righeschi, referente di area del settore difesa idrogeologica del Consorzio,  con il collega Matteo Rillo Migliorini, insieme al dottor Alessandro Fani, tecnico del Parco Nazionale; il tenente colonnello Stefano Ignesti del reparto Carabinieri Parco Nazionale, il personale dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, a cui è affidato il compito di eseguire la convenzione, ha passato al setaccio i corsi d’acqua che ricadono all’interno dell’area protetta e che, in base al piano delle attività, saranno sottoposti a manutenzione nel 2023. La verifica ha interessato nei comuni di Chiusi della Verna e di Poppi i fossi d’Isola e di Valle e i torrenti Archiano, Corezzo e Corsalone. Il monitoraggio condiviso ha permesso di individuare le piante da rimuovere  per conservare la funzionalità delle aste fluviali senza alterare l’habitat naturale.  “Progettare in modo condiviso presenta numerosi vantaggi. Prima di tutto consente di valutare il risultato degli interventi sotto vari punti di vista. Ed è un modus operandi che il Consorzio applica non solo nelle aree di elevato valore naturalistico. L’obiettivo dei Contratti di Fiume, attivati sui principali corsi d’acqua e sui relativi affluenti, hanno proprio lo scopo di maturare una visione condivisa del fiume e di affrontare insieme le criticità che interessano i corsi d’acqua”, commenta la Presidente del Consorzio Serena Stefani.