Premio Europeo Natura 2000: Castiglione della Pescaia candida il progetto di rinaturalizzazione delle dune

Con il progetto di rinaturalizzazione delle dune il Comune di Castiglione della Pescaia è ufficialmente candidato per l’edizione 2024 del Premio Europeo Natura 2000. Il premio riconosce le eccellenze nella gestione dei siti naturalistici, mostrando il valore aggiunto che la conservazione della natura offre alle economie locali in tutta l’Unione europea. Il Comune di Castiglione della Pescaia è un Ente molto attivo in temi di tutela ambientale e promozione del territorio e dei prodotti locali ed il suo impegno in campo ambientale è dimostrato dai numerosi premi e riconoscimenti che ottiene ormai da molti anni. «Negli interessi del Comune – afferma il Sindaco Elena Nappi – è sicuramente presente la tutela e la conservazione del patrimonio ambientale e paesaggistico che fortunatamente è presente in questo territorio, caratterizzandolo in maniera importante tanto da essere una delle attrazioni turistiche verdi più ambite nel territorio nazionale. Per questo l’amministrazione realizza e prevede di realizzare progetti di valorizzazione, salvaguardia e conservazione della risorsa ambiente in sincronia con azioni mirate all’incremento del turismo sostenibile. In questo contesto, il futuro delle nostre coste è nelle azioni che vengono messe in atto per pianificare e gestire il territorio. La conservazione del patrimonio costiero è il miglior investimento per il futuro che i Comuni litoranei possano intraprendere. Perché questo possa avvenire è necessario che vengano messe in atto e condivise da tutti, dagli operatori turistici fino ai fruitori del territorio, le buone pratiche di gestione e di utilizzo dei litorali». Il progetto presentato, che prevede interventi di ingegneria naturalistica finalizzata al contrasto dell’erosione costiera, consiste in attività di ripristino del profilo della spiaggia attraverso il recupero e l’utilizzo del legname spiaggiato che, posizionato a protezione della vegetazione esistente alla base della dune, va a mitigare il fenomeno dell’erosione e salvaguardare la spiaggia del litorale castiglionese dai danni causati dalle mareggiate proteggendo anche le dune dal calpestio dei bagnanti. L’intervento, previsto su tratti di spiaggia libera ricadenti anche nel SIC (Sito di interesse comunitario secondo la Direttiva europea Habitat) denominato “Tombolo da Castiglion della Pescaia a Marina di Grosseto”, ha ricevuto parere favorevole da parte del Ministero della cultura con autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. La valutazione della candidatura si baserà su cinque aspetti essenziali: l’efficacia dell’attività intrapresa, la sua originalità, la durata e i risultati ottenuti, il rapporto costi-benefici, la replicabilità anche in altri contesti. Nel litorale del Comune di Castiglione della Pescaia non erano mai state sperimentate attività di rinaturalizzazione delle dune con questo metodo. Già molti comuni litoranei hanno adottato misure di ripristino, riqualificazione e protezione dei sistemi dunali con barriere frangivento o altre forme di intervento, ma questa tipologia di riqualificazione ambientale, che potrà essere replicata in qualsiasi altro contesto similare, in pochi anni, attenuando i fattori di disturbo antropico, consentirà di riportare un ambiente litoraneo ormai compromesso ad un accettabile grado di naturalità. «Senza le dune le spiagge non esisterebbero – continua la prima cittadina -. Il sistema dunale è una barriera naturale di protezione dall’erosione costiera, dalle mareggiate e dall’impatto antropico, inoltre costituiscono una riserva di sabbia che alimenta la spiaggia quando questa è soggetta a processi erosivi. La fascia costiera è una zona di interfaccia di elevato pregio ambientale in continua trasformazione. L’equilibrio che regola le dinamiche di questo sistema è molto fragile. Se una spiaggia sottoposta ad erosione può ricostituirsi anche in pochi giorni, le dune litoranee, una volta demolite, si ricostruiscono in tempi molto lunghi tanto che alla scala umana il fenomeno può essere considerato irreversibile. Le dune insieme alle prateria di posidonia svolgono un fondamentale compito di protezione della spiaggia. Anche la Posidonia infatti è un importante elemento di protezione del litorale dall’erosione delle onde e contribuisce al suo ripascimento naturale attraverso il considerevole apporto di sedimenti marini che restano imprigionati tra le proprie foglie che nel momento in cui vengono perse si accumulano sulla spiaggia insieme ad altri materiali, costituendo una “base” dove i sedimenti sabbiosi si depositano restando intrappolati senza che l’azione del vento li porti via».