Roma : enoturismo; FdI presenta PDL su disciplinare che “sviluppa la polifunzionalità delle aziende vitivinicole”

 “E’ stata presentata dalla nostra deputata Ylenia Lucaselli la proposta di legge, della quale anche il sottoscritto è firmatario, che disciplina tutta l’attività relativa all’enoturismo, e allo sviluppo della polifunzionalità delle aziende vitivinicole italiane, nell’ottica di una valorizzazione delle eccellenze territoriali e del Made Italy, senza tralasciare la funzione e il valore che dovranno rivestire in tutto questo percorso, il  ruolo delle amministrazioni comunali al fine di vigilare sul rispetto delle regole e disposizioni da tenere”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale FDI-Toscana, On. Fabrizio Rossi. “Nella proposta di legge  – spiega Rossi – viene disciplinato un settore, come quello dell’enoturismo, delineandone al tempo stesso i contorni attraverso i quali saranno previsti tutte le normative e requisiti minimi che dovranno avere le aziende agricole e delle cantine, e quant’altro, che così potranno svolgere anche attività enoturistiche. Il tutto normato e con l’imprescindibilità di formazione e di aggiornamento per i soggetti del settore, attraverso l’istituzione di un portale nazionale che regoli e raccolga tutta l’offerta enoturistica italiana”.  “Nella proposta – prosegue  Fabrizio Rossi – si assegna alle varie amministrazioni comunali il potere di vigilanza e osservanza delle disposizioni, prevedendo anche una interazione e relazione con la Regione territoriale di riferimento, al fine di controllare l’attività stessa. Questa proposta di legge, ha quindi come obiettivo una volontà ben precisa: che è quella di non lasciare all’approssimazione personale della singola azienda, ma di aiutare e normare un settore che, non solo serva a sponsorizzare il prodotto vinicolo, ma che spazi sul territorio circostante al fine di una rinnovata e più ampia offerta turistica che vada oltre.  Questa, a mio avviso è una delle migliori risposte ai vari tentativi posti dall’Europa sulla penalizzazione del “vino” italiano, come quella della scellerata decisione della Commissione europea di girarsi dall’altra parte davanti alla scelta proposta dall’Irlanda di rispondere al problema dell’alcolismo, con la stupidaggine delle etichette. Cosa, quest’ultima, che non penalizza solo il nostro Paese in senso lato, ma il fatto danneggia la nostra cultura enogastronomica e nel contempo turistica”.