Sansepolcro: domani sabato 25 giugno  giornata dedicata al mondo giovanile organizzata dal servizio dipendenze

“10+ Segnali dal Futuro”, un contest organizzato dal Servizio Dipendenze della Zona Distretto Valtiberina della ASL Toscana Sud Est per approfondire le conoscenze sui cambiamenti in atto della condizione giovanile nel  territorio. “L’interesse per i giovani  che non sono altro che il futuro della nostra comunità, non può non essere elemento portante del nostro lavoro di adulti, nonostante la complessità della fase storica che stiamo attraversando e la nuova qualità della relazione con loro.  Da queste motivazioni nasce il contest 10+ segnali dal futuro”  Spiega Marco Baldi responsabile dipendenze della zona della Valtiberina. L’evento, aperto a tutti, si svolgerà sabato 25 giugno: dalle ore 9 alle ore 13 presso la discoteca Lo Scorpione ed il pomeriggio dalle 16.30 alle 20.30 presso porta fiorentina in via Vittorio Veneto a Sansepolcro. Durante la mattinata verranno presentati i risultati di una ricerca-intervento condotta a partitre dal 2020 dal Servizio e dagli operatori della Cooperativa “L’Albero e la Rua” attraverso il metodo del lavoro di strada, un momento rivolto principalmente agli adulti che accompagnano i ragazzi alla crescita: genitori, docenti, allenatori. I risultati della ricerca qualitativa centrata sui mondi giovanili emergenti metteranno in evidenza le culture ed i linguaggi utilizzati dai ragazzi  nei diversi contesti di espressione: mondo del divertimento, social, scuola, famiglia, ecc cercando di cogliere i bisogni emergenti e le risorse presenti nelle nuove generazioni.  Nel pomeriggio si aprirà invece una parte più festosa, animata da spettacoli concerti e giochi ideata e realizzata con la collaborazione delle realtà giovanili del territorio, verrà poi inaugurato un nuovo “furgopoint” che utilizzeranno gli operatori di strada come base mobile per la divulgazione del materiale informativo di prevenzione per i corretti stili di vita. ” Il servizio dipendenze negli ultimi anni ha cambiato strategicamente il modo di affiancare i giovani – conclude Baldi-. Non li aspettiamo più solo in ambulatorio in attesa che focalizzino di avere un problema legato ad esempio all’uso di sostanze stupefacenti, ma tendiamo ad andare noi nei loro luoghi di svago e di ritrovo (ad esempio fuori da una discoteca con l’etilometro o all’ingresso diun concerto) per affiancarli in un percorso di consapevolezza che li porti ad aprirsi e lasciarsi aiutare a superare le difficoltà. Strategia di successo poiché le prese in carico sono notevolmente aumentate negli ultimi 5 anni e sono tanti i ragazzi che non si sarebbero mai rivolti al servizio se non fossimo andati noi ad “incontrarli”.