Sansepolcro : medaglia di bronzo al bocciodromo di Sesto Fiorentino per i ragazzi del centro diurno Casa di Rosa al campionato regionale paralimpico toscano

I ragazzi di Casa di Rosa di Sansepolcro  hanno messo al collo la medaglia di bronzo dopo una spettacolare giornata di gare al bocciodromo di Sesto Fiorentino e adesso si preparano a dare l’assalto al campionato italiano di raffa per atleti con disabilità ad Arezzo il 25 novembre.“Venerdì mattina noi ragazzi di Casa di Rosa assieme agli operatori, abbiamo fatto una ‘levataccia’ per arrivare puntuali al Bocciodromo di Sesto Fiorentino – raccontano i giovani atleti – Eravamo contenti … finalmente dopo tanto tempo si giocava a bocce in un vero bocciodromo! Il palazzetto che ci ha ospitato era bello e  grande, ma anche ben organizzato per aiutare tutti, anche chi aveva più difficoltà. La giornata di sole è stata di buon auspicio”. Undici ragazzi di Casa di Rosa e 5 operatori hanno così partecipato ad un torneo di 6 squadre, per il campionato regionale paralimpico toscano, gareggiando in tre tipi di gioco, strutturati sulle capacità dei ragazzi. Al termine della gara hanno riportato a casa la medaglia di bronzo per il terzo posto conquistato.“Oltre ai nostri amici del Centro Diurno USFM, abbiamo conosciuto ragazzi che venivano da tutta la Toscana – prosegue il racconto dei partecipanti – Eravamo ansiosi di confrontarci e gareggiare con loro. Ci siamo divertiti molto perché abbiamo trascorso una giornata diversa dal solito che ci ha lasciato la gioia di giocare a bocce tutti assieme, con un grande spirito di squadra, di fare nuove conoscenze e di imparare anche dagli altri ragazzi nuove tecniche di gioco. Il gioco delle bocce è adrenalina. Noi ci abbiamo messo tutto il nostro impegno; ci siamo classificati al terzo posto. Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti e anche una bella medaglia”. L’iniziativa è state realizzata grazie alla FIB Toscana, all’Associazione Biturgia, all’Associazione Sestese bocce. “I ragazzi erano emozionati per il viaggio in pulmino, per poter stare insieme, giocare e uscire dalla struttura, conoscere altre persone – racconta Barbara Cresti di Casa di Rosa, centro diurno gestito dal Consorzio Sociale Chora che ha affidato la gestione alla Cooperativa Sociale Polis – Un’esperienza positiva e, come dicono i ragazzi ‘speriamo che di giornate come queste ce ne siano altre; siamo pronti con entusiasmo ad affrontare nuove sfide, a giocare sempre meglio, a conoscere nuovi posti e nuovi ragazzi e se è possibile a vincere…’”.