Pozzo della Chiana: il 16 marzo al via le iniziative per il 470° anniversario dalla battaglia di Scannagallo

 Partono le iniziative per il 470° anniversario dalla battaglia di Scannagallo. Il primo appuntamento fissato sul calendario sarà sabato 16 marzo quando, alle 17.30, il Tempio di Santo Stefano della Vittoria di Pozzo della Chiana ospiterà un incontro dal titolo “La Battaglia di Scannagallo – Racconto di un’esperienza etnografica” con studiosi e docenti universitari sul contributo delle rievocazioni storiche per la tutela, la promozione e la valorizzazione della cultura di un territorio. L’incontro, a ingresso libero e gratuito, proporrà un approfondimento storico dedicato alla battaglia di Scannagallo del 1554 attraverso le parole della professoressa Aurora Savelli (docente di Storia Moderna e Storia del Mediterraneo Moderno e Contemporaneo all’Università di Napoli “L’Orientale” e membro dei direttivi dell’Associazione Italiana di Public History e della Società Italiana di Storia dell’Età Moderna) che introdurrà la presentazione del progetto “Mappatura delle Rievocazioni Storiche” a cura dell’antropologa Francesca Romana Uccella. Questo momento rappresenterà l’occasione per la restituzione di un progetto d’indagine sull’intero territorio nazionale condotto dall’ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura che è stato orientato alla mappatura delle rievocazioni storiche italiane. Il lavoro, avviato nel 2022, ha valutato oltre milleduecento rievocazioni e ha individuato le venticinque maggiormente esemplari in termini di interesse storico, culturale e demoetnoantropologico: in questo ristretto novero è rientrata anche la Battaglia di Scannagallo e le correlate attività culturali organizzate dall’omonima associazione. L’incontro al Tempio di Santo Stefano della Vittoria sarà moderato da Sara Nocciolini e permetterà di condividere gli esiti di un percorso in cui la rievocazione della Valdichiana ha meritato risalto a livello nazionale per l’accuratezza della ricerca storica e per la qualità della proposta culturale che, unite alla valorizzazione del patrimonio locale, hanno il merito di consolidare il senso di appartenenza della comunità e di far vivere realistiche esperienze all’interno delle vicende del Rinascimento.