Sarteano: consiglieri comunali Andreini e Arnaldi e portavoce Mps Piscitello sollecitano intervento comune , anche con un sopralluogo dei vigili del fuoco, nel cimitero in stato di “vergognoso abbandono”

Dai consiglieri comunali Piero Andreini (lista civica), Gino Arnaldi (FdI) e dal portavoce del Movimento per Sarteano (Marcello Piscitello) riceviamo e pubblichiamo

“Nonostante i solleciti e le pubbliche denunce sullo stato di manutenzione del cimitero di Sarteano, ad oggi risulta ancora persistere una situazione di vergognoso abbandono.Crolli di parti di strutture, cornicioni penzolanti,grondaie mancanti, parti inagibili etc. Questo è il contesto nel quale i Cittadini sono costretti a fare visita ai loro defunti. Purtroppo la situazione rimane allarmante, oltre al decoro che tale luogo esige, non solo a norma del Regolamento di Polizia Cimiteriale, che evidentemente nessuno si premura di far rispettare, ma anche per buon senso ed a tutela dell’incolumità dei visitatori,è urgente e quanto mai necessario un immediato intervento da parte dell’Amministrazione Comunale capitanata dal Sindaco Francesco Landi. Il fatto che ancora oggi non siano stati effettuati i lavori di restauro di cui si parla ormai da anni, potrebbe far  sorgere il dubbio che il Comune non voglia procedere in danno ai proprietari per paura di perdere consensi. Da lungo tempo a tale proposito vengono fatte solo promesse. Sono stati spesi milioni di euro in opere, molte delle quali sicuramente meno urgenti e dai risultati pessimi,che in alcuni hanno portato anche a contenziosi che si sono tradotti e si tradurranno inevitabilmente in ulteriore sperpero di denaro pubblico. Forse sarebbe necessario un sopralluogo dei Vigili del Fuoco per stabilire l’effettiva agibilità dei luoghi e forse qualcuno si aspettava che fossimo noi a richiedere tale tipo di intervento,magari per poterci addossare la colpa di una eventuale chiusura, ma è innegabile che il Sindaco, quale massimo rappresentante dell’Ente Comunale e della Collettività Cittadina, debba attivarsi non solo e non necessariamente con l’adozione di un’ordinanza, bensì con qualsiasi altro atto amministrativo o comportamentale, per esempio allertando le Forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco o della stessa Polizia municipale che da lui dipende,per le opportune cautele, idonee a prevenire il pericolo per la pubblica incolumità, tramite l’adozione di ogni mezzo appropriato, oltre naturalmente a far si che venga urgentemente ripristinato lo stato dei luoghi”.