Siena: assessore Giordano, “scuole specializzazione, al momento dati rassicuranti.Occorre fare grande attenzione sulle scelte organizzative”

“I dai dati forniti dall’Università degli Studi di Siena descrivono un quadro abbastanza rassicurante, anche se la situazione di dettaglio potremo averla al termine delle immatricolazioni e dopo le procedure di accreditamento. Alcuni dati sui volumi assistenziali meritano, però, sicuramente attenzione, affinché le scelte organizzative su alcune prestazioni assistenziali non siano pregiudizievoli per il mantenimento delle scuole”. Così l’assessore alla sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano ha risposto  all’interrogazione dei consiglieri Franco Bossini (Movimento Civico Senese), Bernardo Maggiorelli (Fratelli d’Italia) e Chiara Parri (Sena Civitas) in merito alle iscrizioni alle scuole di specializzazione dell’area sanitaria e sulla sussistenza dei requisiti di accreditamento per il nuovo anno accademico. “Il quadro delle iscrizioni – ha detto l’assessore, dando anche lettura dei dati inviati, su sua richiesta, dal Magnifico Rettore dell’Università di Siena e dal suo delegato alla sanità – risente di una situazione generale a livello nazionale, visto che negli anni del Covid (anni accademici 2019/20 e 2020/21) il numero degli immatricolati nelle scuole di specializzazione è cresciuto significativamente, salvo poi tornare progressivamente ai numeri pre Covid. Dai dati contenuti nella tabella fornita emerge che, quest’anno, sono state regolarizzate centotrentotto immatricolazioni e che altre tre sono in corso di immatricolazione (totale centoquarantuno con scorrimenti ancora in corso per altre settimane), rispetto ai centoquaranta immatricolati nell’immediato pre Covid. Se si prendono, invece, come riferimento gli anni del Covid, il raffronto è meno rassicurante, ma al momento può valere quanto precisato dal Magnifico Rettore e che ho ricordato poc’anzi. Per alcune discipline si assiste ad una sostanziale tenuta, anche rispetto al numero delle iscrizioni pre Covid, mentre in altre, pur confidando negli scorrimenti della graduatoria nazionale è evidente, al momento, un calo, in alcuni casi significativo che, ovviamente, speriamo possa essere recuperato”. “Il cosiddetto ‘decreto Calabria’ – ha aggiunto ancora Giordano – ha poi la responsabilità di aver innescato in tutta Italia un fenomeno di trasferimento degli specializzandi che sicuramente non aiuta le sedi lontane dalle grandi città. I dati forniti dimostrano che, negli ultimi tre anni accademici, a fronte di dieci trasferimenti in entrata ce ne sono stati trentadue in uscita. Quindi per uno specializzando che sceglie di venire a Siena, più di tre vanno via. I requisiti di docenza (numero di professori ordinari e associati; numero di ricercatori senior in possesso dell’abilitazione nazionale a professore associato) sono interamente rispettati per tutte le scuole attualmente accreditate, anche per il prossimo anno accademico, in previsione dell’apertura della banca dati che avverrà presumibilmente nel mese di marzo. Inoltre, si prevede per il prossimo anno accademico l’attivazione di un’ulteriore scuola di specializzazione in malattie infettive. Per quanto riguarda, invece,  i volumi assistenziali richiesti per l’attivazione delle scuole di specializzazione, questi sono interamente rispettati per tutte le strutture della rete formativa. Per la struttura di sede erano state evidenziate lievi criticità in tre scuole di area chirurgica relative al numero di interventi chirurgici effettuati a causa della riduzione delle degenze e conseguentemente degli interventi a causa dei numerosissimi ricoveri per Covid del 2021. Tali criticità, sono state affrontate in una riunione con il direttore generale dell’Aous Antonio Barretta e le dovute strategie correttive sono state messe in atto; pertanto l’ateneo non prevede criticità relative ai volumi assistenziali per il prossimo accreditamento”. “Dai dati forniti dall’Università degli Studi di Siena – ha concluso l’assessore -, si evince un quadro abbastanza rassicurante, anche se la situazione di dettaglio potremo averla al termine delle immatricolazioni e dopo le procedure di accreditamento. Alcuni dati sui volumi assistenziali meritano, però, sicuramente attenzione affinché le scelte organizzative su alcune prestazioni assistenziali non siano pregiudizievoli per il mantenimento delle scuole, così come potrebbero essere opportune da parte universitaria iniziative per rendere più attrattive alcune scuole di specializzazione nelle quali, alla luce di dati forniti dall’università, il rischio di lasciare scoperti i posti disponibili è più alto. Ciò anche considerando la circostanza, non certo trascurabile, che è interesse generale attrarre gli studenti migliori che è normale pensare non siano quelli che collocati al fondo della graduatoria nazionale e che si iscrivono con gli ultimi scorrimenti”.