Siena: baby gang e risse; il bilancio di un anno d’indagini con 40 persone denunciate dalla Polizia di Stato

   L’estate dell’anno scorso è stata contraddistinta dalla prima apertura dopo il Lock down di fine febbraio-maggio ed è stata caratterizzata da un crescendo di situazioni che hanno portato a Siena qualche criticità sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica. Una serie di episodi di violenza, fra cui risse e aggressioni, nelle zone della Movida, ma non solo, i cui protagonisti sono stati  i giovani, per lo più compresi fra i 20 ed i 25 anni d’età, ma anche ragazzi minorenni. Il bilancio di un anno d’indagini della Polizia di Stato è ora di circa 40 persone denunciate. È proprio dal maggio 2020, infatti, che ha imperversato in città il fenomeno della Baby Gang, un gruppo di ragazzi di quindici-sedici anni che terrorizzava i coetanei, picchiandoli ed estorcendo loro piccole somme di denaro contante, minacciandoli poi di non denunciare i fatti alla Polizia, pena ritorsioni con conseguenze ancora più gravi. La stessa banda si era anche resa protagonista di furti ai danni di esercizi commerciali e di un’aggressione ad un giovane senzatetto.   Le serrate indagini svolte dalla Polizia di Stato, coordinate dalla Procura per i Minori di Firenze, permisero di individuare e segnalare all’Autorità giudiziaria una decina di ragazzi, componenti dell’organizzazione criminale, che furono denunciati, e applicare nei confronti di 6 di loro la misura cautelare del collocamento in Comunità. Misure eseguite nel gennaio di quest’anno dalla Squadra Mobile della Questura senese che ha condotto le indagini. Sul fronte delle risse, invece, nella notte fra il 12 ed il 13 giugno 2020, fecero scalpore i tafferugli di Piazza del Campo che coinvolsero circa una trentina di giovani fra i quali la Squadra Mobile ebbe modo di individuare dieci persone e denunciarle a piede libero.I fatti misero in evidenza, in particolare, l’atteggiamento di uno di loro che, nella mischia, aveva brandeggiato con una mano una bottiglia di vetro rotta, mentre con l’altra sferrava colpi di cinghia in mezzo alla folla  nonché il cazzotto violento di un altro indagato, che provocando la caduta a terra di un ventenne ne aveva causato la perdita di tre denti (motivo per cui gli è stato contestato il reato di lesioni personali aggravate, oltre alla rissa).Di non minore rilievo, la rissa dell’8 luglio 2020. Teatro dei fatti ancora una volta Piazza del Campo.  L’episodio venne in risalto grazie alla diffusione in rete di un filmato che riprendeva una nutrita schiera di ragazzi che si azzuffavano fra loro, dopo che uno dei componenti di un primo gruppo, probabilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, aveva dato il via ai tafferugli a seguito di una serie di provocazioni. In quella circostanza una delle persone coinvolte nella rissa riportò diverse escoriazioni dovute al pestaggio subìto, dopo essere rovinato a terra a seguito di una spinta, mentre un altro ne uscì con l’occhio tumefatto. In quel caso le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno portato alla denuncia a piede libero di altri 8 giovani, di età compresa fra i 19 ed i 21 anni.  Fondamentale è stato l’apporto anche in questi casi di alcune testimonianze chiave delle vicende, l’osservazione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza comunale ed il pronto intervento dei poliziotti delle Volanti della Questura, grazie ai quali è stato possibile identificare alcune delle persone coinvolte nelle risse, sia come testimoni sia, come avrebbero scoperto successivamente gli investigatori, quali autori dei fatti. Inoltre, nella notte fra il 22 ed il 23 agosto del 2020, gli agenti delle Volanti intervennero ancora una volta in Piazza del Campo, per una rissa: ad aggravare l’episodio, questa volta, le lesioni riportate da una trentacinquenne che, ignara di quanto stesse succedendo alle sue spalle, era stata improvvisamente travolta da un gruppo di giovani, lo stesso che, pochi istanti prima, si era reso protagonista dei reciproci fronteggiamenti, originati dai soliti futili motivi, come qualche sguardo di troppo o qualche offesa gratuita, alimentati dall’abuso di sostanze alcoliche da parte dei contendenti. La caduta della donna, completamente estranea ai fatti, le provocò lesioni guaribili in dieci giorni. Le indagini avviate dalla Squadra Mobile anche in questo caso ebbero un esito positivo, perché permisero di individuare 2 dei protagonisti dei fatti appena descritti, ancora giovanissimi, dei quali uno di minore età. Una quarantina, dunque, i giovani denunciati dalla Polizia di Stato di Siena per i fatti della scorsa estate, al netto tuttavia delle indagini ancora in corso, con le quali i poliziotti della Squadra Mobile faranno luce sulle dinamiche dei fatti e sugli autori.