Siena: corse dei ‘pollicini’ ; assessore Tucci, “legittime rimostranze, presto decisione ben ponderata”

La sospensione del pollicino numero 54 è stata al centro di un’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico (Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi e Luca Micheli) e del gruppo Progetto Siena (Adriano Tortorelli e Anna Ferretti) alla ha risposto l’assessore alla mobilità e ai trasporti di Siena Enrico Tucci.“Il transito del pollicino da Piazza Postierla – ha precisato Tucci – è stato annullato dalla precedente amministrazione nell’aprile del 2023 con una delibera di giunta riguardante l’approvazione del piano di riassetto della rete di trasporto pubblico locale, al tempo contrattuale T2 (venticinquesimo mese dall’avvio del servizio), del contratto di concessione tra la Regione Toscana e il nuovo gestore Autolinee Toscane, che ha previsto tra le altre cose l’anticipazione ad aprile 2023 delle seguenti modifiche: la deviazione in via delle Cerchia della linea S54 (che non raggiunge piazza Postierla) e la deviazione in via Don Minzoni della linea S03 (che non transita da via Camollia). Interventi, questi, finalizzati alla tutela ambientale del centro storico. Oltre a ciò, è stato disposto il prolungamento di due corse della linea S27 alla zona industriale di Isola d’Arbia e la deviazione, una volta all’ora, della linea S19 in via del Vecchietta; modifiche effettuate in seguito alle richieste dei cittadini. Tali interventi, andando in compensazione, hanno generato un sostanziale equilibrio chilometrico ed economico, e non è possibile rivedere la sola deviazione della linea S54 senza mettere in discussione anche gli altri interventi”.“Prima di tali modifiche – ha illustrato l’assessore – la linea S54 transitava otto volte all’ora in via Stalloreggi per un totale di circa centododici transiti nella giornata. L’attestazione della fermata per il centro storico al Prato di Sant’Agostino in alternativa a Piazza Postierla, per alleggerire via San Pietro e via Stalloreggi dai suddetti transiti, non incide sulla capillarità e fruibilità del servizio, in quanto la distanza a piedi tra le due fermate è di circa 210 metri con percorso sostanzialmente pianeggiante, per un totale di tre minuti di tempo di percorrenza a piedi”. “Venendo al punto successivo – ha spiegato Tucci – credo che sia a tutti evidente che manovre di svolta dei minibus in entrambi i sensi di marcia all’intersezione tra via Fontebranda e via di Città, per conformazione geometrica dell’intersezione, assenza di visibilità e l’elevata pendenza di via di Fontebranda, risultano oggettivamente critiche in relazione alle dimensioni dei mezzi del trasporto pubblico locale, come confermato anche dai recenti e passati sinistri avvenuti. Riguardo poi agli incidenti che negli ultimi anni hanno visto coinvolta la linea pollicino 54 in corrispondenza dell’intersezione tra via di Fontebranda e via di Città, si sono verificati quattro eventi nel 2023, quattro nel 2022 di cui uno con lesioni ad un pedone, uno nel 2019 e uno nel 2018, mentre gli anni 2020/2021 non sono evidentemente significativi a causa del Covid. Tale sinistrosità, unita all’oggettiva e innegabile criticità geometrica dell’intersezione in relazione alla dimensione dei mezzi, hanno indotto l’amministrazione a prendere provvedimenti prima che si verificassero eventi con epilogo più grave di quanto fortunatamente fino ad ora avvenuto. Pertanto, in seguito alla valutazione in corso di più soluzioni e ad un’accurata analisi dell’utilizzo da parte degli utenti della fermata di piazza Indipendenza,  è stato stabilito in via precauzionale e temporanea di attestare il pollicino dalle ore 10 in poi agli ex Macelli (ultima corsa 10:02 in partenza da Piazza Indipendenza) tutelando circa il 38 per cento dei discesi complessivi (in stragrande maggioranza studenti e lavoratori) e il 25 per cento dei saliti complessivi della giornata”. “Colgo l’occasione – ha proseguito l’assessore – per ribadire con forza che l’amministrazione, pur riconoscendo l’importanza strategica del trasporto pubblico, ha intenzione di tutelare la sicurezza dei pedoni e la vivibilità del centro storico per i residenti e fruitori dello stesso. La prima forma di mobilità sostenibile è, infatti, quella pedonale, che è anche la modalità di spostamento più adeguata al centro storico in relazione alla conformazione delle strade ed alla tutela del patrimonio storico e artistico. Il servizio di trasporto pubblico può quindi penetrare all’interno del Centro Storico dove le condizioni ambientali e di sicurezza lo consentono. Nei prossimi giorni terminerà il lavoro che stiamo conducendo con l’ufficio mobilità e la Polizia Municipale, in confronto continuo col gestore del servizio, per arrivare ad una soluzione di compromesso che tenga il più possibile insieme funzionalità del servizio e sicurezza”. “Infine – ha concluso Enrico Tucci – abbiamo notizia non tanto di proteste di esercenti, quanto di un certo disagio da parte di cittadini che vorrebbero un ripristino del servizio come precedentemente effettuato. Il tutto si è tradotto in una raccolta firme, di cui peraltro non abbiamo ancora avuto occasione di prendere visione, e in un incontro presso il mio assessorato, qualche giorno fa, nel corso del quale sono state esposte legittime rimostranze, che saranno doverosamente prese in considerazione per arrivare ad una decisione ben ponderata, operativa dal prossimo mese di gennaio”. Il consigliere Alessandro Masi (Pd), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “non soddisfatto, perché, al di là della puntualità della risposta sulla questione, non è condivisibile come l’amministrazione pensa alla città per il trasporto pubblico. Siena ha bisogno di essere rimessa in linea sulle priorità di chi ha diritto a passare in centro: nell’ordine, a mio parere, pedoni, funzioni, trasporto pubblico e auto. Invece, al momento al primo posto ci sono le auto. Nel contemperare mobilità e sicurezza,  non devono esser messi in conflitto pedone e trasporto pubblico, trasporto che dà garanzia a tutti di accessibilità al centro storico. Il contrasto è semmai con il traffico della auto, talvolta occasione anche degli incidenti sulle lastre. Se Siena ambisce ad una alta vivibilità per la sua vocazione internazionale,  bisogna investire di più sul trasporto pubblico nella nostra Città, non accontentandosi delle risposte che i gestori possono dare e che sono applicabili a tutti i Comuni. Va tenuto conto delle esigenze degli  anziani (omogeneità dei percorsi), dei giovani (collegamenti notturni) e dei visitatori (varietà e puntualità dei collegamenti). Sulla questione della linea 54, quindi, le settecento firme dei cittadini parlano chiaro”.