Siena: interrogazione su Siena Jazz ;assessore Tucci ,” nessuna incompatibilià o inconferibilità nella nomina”

“L’amministrazione non ritiene che si configurino profili di incompatibilità o di inconferibilità nella nomina”. Così l’assessore alle partecipate del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto all’interrogazione urgente presentata e ammessa come tale questa mattina, venerdì 10 novembre, durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena dalla consigliere comunale Anna Ferretti (Progetto Siena) “in merito alle procedure di nomina degli enti partecipati”. Tucci, durante la risposta, ha ripercorso la vicenda delle nomine richiamate nell’interrogazione. “L’amministrazione comunale – ha spiegato –  a fronte delle dimissioni quasi contestuali dei componenti del Cda, ha attivato una procedura d’urgenza per affrontare senza soluzione di continuità alcune criticità gestionali dell’Associazione Siena Jazz di cui lo stesso Comune è uno dei soci fondatori, insieme a Provincia di Siena e Associazione Jazzistica Senese. Va ricordato, tra l’altro, che per il tramite delle organizzazioni sindacali in data 2 ottobre 2023 era stato proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente della stessa Associazione, con grave pregiudizio della funzionalità della stessa. La nuova individuazione/designazione e conseguente nomina di sei componenti di spettanza comunale su nove complessivi a seguito di raccolta curricula per avviso pubblico è avvenuta in tempi rapidi per consentire all’Associazione di presentare sulla piattaforma dedicata Cineca la richiesta al Mur per la partecipazione al D.D. n. 124 del 19/07/2023 Dd ‘avviso per la concessione di finanziamenti destinati all’internazionalizzazione degli Istituti di Istruzione Superiore Artistica e Culturale (Afam)” in scadenza il 31 ottobre 2023. Un progetto significativo presentato in partnership con altre due istituzioni Afam, ovvero il Conservatorio di Ferrara e Cpm Music Institute di Milano, con un piano economico complessivo pari a  2 milioni e 834mila di cui 2 milioni e 43mila euro  allocate al capofila Siena Jazz. Progetto che per l’appunto, presupponeva la continuità della governance dell’associazione”. “Stante i tempi ristretti – ha continuato Tucci – sono stati effettuati dei primi controlli limitatamente al riscontro delle dichiarazioni richieste dall’avviso e rese dai candidati. Il controllo delle dichiarazioni ha escluso, in prima facie, palesi casi di  incompatibilità previsti. Sulla stampa, successivamente alla nomina, è apparsa la notizia di una possibile incompatibilità del Presidente ai sensi del Tuel, che nel caso non sussiste. L’ufficio preposto in sede di verifica delle dichiarazioni presentate dai candidati, che per ragioni di ristrettezza dei tempi a disposizione si era limitato ad un corretto e semplice controllo delle dichiarazioni presentate, anche per il principio di buon andamento e trasparenza e garanzia dell’integrità giuridica degli atti adottati, ha fatto un ulteriore approfondimento verificando anche la situazione del Presidente neo eletto, già consigliere nell’ultima legislatura e, valutando quindi una eventuale ipotesi di inconferibilità come prefigurata  dal Decreto legislativo numero 39 del 2013. Tale ipotesi non veniva confermata dalla attività di controllo suppletiva”. “Al fine di accertare la sussistenza di violazione del decreto – ha poi approfondito Tucci – , con riferimento al caso di specie, occorre procedere alla qualificazione degli incarichi ricoperti dal Presidente neoeletto. La norma in primis parla di incarico in provenienza: Consigliere del Comune di Siena cessato da meno di due anni. Ai sensi degli articoli 6 e 7 dello Statuto dell’Associazione Siena Jazz i componenti del CdA dell’Associazione sono nominati dall’Assemblea di cui numero sei membri su designazione del Comune e quindi non nominati direttamente dal Consiglio Comunale o dal Sindaco sulla base degli indirizzi del Consiglio stesso. Il Consiglio di amministrazione a sua volta, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto, nel proprio ambito nomina il Presidente su designazione del Sindaco del Comune di Siena. Non vi è, dunque ed in primo luogo, una perfetta identità, come richiesta dalla norma, per determinare la sussistenza dell’ipotesi d’inconferibilità, tra l’ente presso il quale svolge l’incarico politico e l’ente conferente, in quanto nel nostro caso non è il Consiglio o Sindaco a conferire ma gli organi Assemblea e Cda l’incarico (in quanto nominano) di amministratore in destinazione. Se poi passiamo all’incarico in destinazione a cui si riferisce sempre la norma, vale a dire il Presidente della Associazione Siena Jazz, per valutare se lo stesso sia rilevante quale incarico “in destinazione” tra quelli indicati dall’art. 7, comma 2, lettera d) del d.lgs. n. 39/2013, è necessario analizzare la natura sia dell’Associazione, sia dell’incarico di Presidente del CdA della stessa”. “Ciò che occorre valutare – ha proseguito l’assessore – è se l’ Associazione sia riconducibile alla categoria degli ‘enti di diritto privato in controllo pubblico’. Tale riconducibilità è subordinata dalla norma alla sussistenza concomitante di due requisiti, uno funzionale e uno di governance, di seguito riportati: esercizio di funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici soggezione a controllo ai sensi dell’articolo 2359 codice civile da parte di amministrazioni pubbliche oppure riconoscimento, alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, dei poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi. Se sul primo punto possiamo convenire che l’Associazione svolge per il Comune sicuramente attività di interesse pubblico, si palesa la questione della soggezione a controllo ex articolo 2359 codice civile. In base agli articoli 6 e 7 dello Statuto dell’Associazione, il CdA è composto da nove membri nominati dall’Assemblea, di cui sei di spettanza del Comune. Lo Statuto sul punto fa un po’ di confusione nella terminologia, ma i componenti sono sempre stati nominati dall’Assemblea. Lo stesso presidente poi è chiaramente nominato dal Consiglio di amministrazione su designazione del Sindaco ai sensi del successivo articolo 9 sempre dello Statuto. Il medesimo Statuto non prevede commissioni e nuclei di vigilanza e/o controllo del Comune quanto piuttosto per la gestione dell’Associazione in generale e le corrette funzioni di cui all’articolo 2403 sono affidati ad un Collegio dei Revisori dei Conti esterno costituito da persone di riconosciuta competenza amministrativa e nominati dall’Assemblea”.“Pertanto – ha concluso Tucci -, non essendo riconosciuti al Comune di Siena poteri di nomina, ma solo di designazione/individuazione dei componenti degli organi (CdA e Presidente) e della struttura deputata al Controllo (Collegio dei Revisori) appare non sussistente il requisito della governance anche alla luce del fatto che la compartecipazione del Comune risulta ben sotto la soglia del 50 per cento che si assume come parametro per considerare effettivo il controllo economico di una pubblica amministrazione su un organismo partecipato. Inoltre, tenuto conto della non previsione statutaria del potere di nomina diretto del Comune di Siena del Presidente e del Cda e dell’assenza di organo di controllo del comune diverso dal Collegio dei Revisori si ritiene che tale previsione, in aggiunta alle considerazioni sopra espresse, possa essere un’ulteriore conferma che l’Associazione  Siena Jazz sia riconducibile alla categoria degli “enti di diritto privato in controllo pubblico’. Rimane infine da analizzare la natura dell’incarico di Presidente della Fondazione. Ai sensi del decreto legislativo numero 39 del 2013, devono intendersi per ‘incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in controllo pubblico’, ‘gli incarichi di Presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili, di altro organo di indirizzo delle attività dell’ente, comunque denominato, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico’. Tanto premesso, è necessario analizzare i poteri correlati all’incarico di Presidente del CdA dell’Associazione nominato dal Cda su designazione del Sindaco di Siena, al fine di valutare se lo stesso possa essere considerato provvisto di cosiddette deleghe gestionali. A questo proposito va evidenziato che lo Statuto prevede la figura di un Direttore Amministrativo, da cui discende che il Presidente dell’Associazione non rientra nella definizione di amministratore di ente privato in controllo pubblico”.La consigliera comunale Anna Ferretti (Progetto Siena), nella sua risposta, ha dichiarato che l’assessore “ha giocato sulla parola designazione, invece che parlare di nomina, e sul discorso relativo alle competenze dell’assemblea. Condivido che su Siena Jazz c’era urgenza, sulla quale non discuto, così come non discuto la persona nominata. Quello che è da sottolineare è che era necessario nominare persone che non richiedessero questi giochi di parola da azzeccagarbugli  pensandoci prima: c’è una norma conosciuta del 2012 che prevede che i Consiglieri Comunali non possano essere nominati. Il mio invito è  dunque che per le prossime nomine si presti più attenzione e non si giochi sulle parole. A termine di legge l’amministrazione avrà anche ragione , invito per il futuro a una maggiore chiarezza”.