Siena : Mps; Sinistra Italiana , “il governo Draghi non è interessato alla nazionalizzazione e al salvataggio di MPS e decide del destino del proprio amministratore”

Da Sinistra Italiana Federazione Siena riceviamo e pubblichiamo

“La sostituzione dell’amministratore delegato, Bastianini, segna un punto di svolta nella vicenda del Monte dei Paschi, il governo dei migliori è entrato a gamba tesa nel consiglio di amministrazione della banca, di fatto, imponendo la sostituzione dell’amministratore delegato.  Quali sono le colpe dell’amministratore delegato? Forse non si è adoperato abbastanza per la svendita della banca? Forse non si è prodigato troppo per ridurre i dipendenti e chiudere le filiali?  La nostra non è la difesa di una persona, ma la critica alla strategia del governo perché la sua cacciata porterà irrimediabilmente alla svendita della banca più antica del mondo. Nella nostra iniziativa a Siena del 29 gennaio, “Salviamo Babbo Monte”, abbiamo esposto nuovamente la nostra ricetta per salvare MPS, noi pensiamo che la sua completa pubblicizzazione sia l’unica soluzione possibile per evitare il frazionamento della banca e l’allontanamento della direzione generale da Siena, con le conseguenti ricadute occupazionali, economiche e sociali su Siena e la sua provincia.  Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche dicendo loro che il tempo è scaduto e la ricreazione è finita, è giunto il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità e facciano sentire la propria voce. Nei giorni scorsi abbiamo letto dichiarazioni di alcune forze politiche, principalmente della destra, contro la decisione del governo di cambiare l’amministratore della banca, scordandosi forse che loro sono al governo e avrebbero dovuto adoperarsi per evitarla. Registriamo inoltre il silenzio assordante e inaccettabile su questa vicenda dei parlamentari eletti in provincia di Siena, pertanto li invitiamo ancora una volta a prendere posizione e anche ad azioni conseguenti per evitare la sparizione di MPS.  Sinistra Italiana nelle prossime settimane continuerà la battaglia a difesa di MPS e dei suoi lavoratori e invitiamo tutte le forze politiche a convergere sulla nostra posizione, che è l’unica concreta per salvare la banca, la storiella che le normative europee impongono la privatizzazione dell’istituto non è credibile e non è accettabile perché anche in altri paesi europei ci sono banche a capitale pubblico. Inoltre il paradosso di questa vicenda è che lo stato, dopo aver già speso una cifra considerevole per sanarla, la voglia privatizzare. Chiediamo alle forze politiche azioni unitarie e concrete per evitare la sparizione del Monte dei Paschi.”