Siena : nuova vita per il capolavoro Fonte Gaia di Tito Sarrocchi in Piazza del Campo. Concluso l’imponente restauro del cantiere della scuola della Scuola Edile di Siena
Un cantiere lungo oltre mille ore, da ottobre 2023 a febbraio 2024, venti settimane di lavoro no stop dello staff coordinato dall’esperto restauratore Stefano Landi, un Laser Thunder Compact di ultima generazione e avanzate tecniche, l’impiego dei migliori materiali per il restauro di Fonte Gaia, un simbolo di Siena nel mondo;iI complesso ‘cantiere-scuola’ della Scuola Edile di Siena per il recupero dell’imponente capolavoro di Tito Sarrocchi in Piazza del Campo, con i contributi della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, del Comune di Siena, la partecipazione di imprese e cittadini una volta conclusi gli interventi di recupero, di messa in sicurezza ed eliminata la tensostruttura che ha protetto i lavori, restituisce alla città uno dei suoi più importanti monumenti. «Come Amministrazione Comunale – sottolinea il sindaco di Siena Nicoletta Fabio –, abbiamo con convinzione contribuito a questo intervento, che consente di rinnovare uno dei monumenti più iconici della nostra città. La Fonte Gaia, al centro della Piazza e della vita dei senesi, è stata nei precedenti mesi oggetto del prezioso lavoro di esperti e tecnici che, con la loro azione, hanno dato nuova luce ai marmi e alle sculture di Tito Sarrocchi. Ringrazio chi, insieme al Comune, ha contribuito al restauro, sviluppando una sinergia virtuosa. Invito i miei concittadini a riscoprire la nostra Fonte nel suo massimo splendore». «Il restauro, terminato il cantiere della Scuola Edile di Siena – afferma il presidente Giannetto Marchettini -,che ha restituito alla Fonte Gaia di Tito Sarrocchi in Piazza del Campo antichi splendori, ci rende orgogliosi. Ancora una volta la Scuola Edile di Siena ha assunto la responsabilità di conservare, custodire e restituire il bello che la storia, l’architettura e l’arte del nostro territorio raccontano. La Scuola Edile ha confermato di realizzare interventi di grande livello con il progetto di recupero ‘Il Campo, L’Acqua e la sua Fonte: Restauro della Fonte Gaia di Tito Sarrocchi’, a valere sulla seconda edizione dell’avviso pubblico Let’sArt!, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con la partecipazione del Comune ed il coinvolgimento di imprese e cittadini, chiamando in causa la comunità senese. Il merito è anche quello di aver organizzato il ‘Cantiere-Scuola’, eccellente sintesi tra storia, società, economia, ricerca e buone pratiche, coinvolgendo professionisti affermati accanto ai più giovani, salvaguardando tecniche a rischio, favorendo il ricambio generazionale e attivando un importante indotto. Nei suoi trenta anni di storia, la Scuola Edile si è adeguata alle esigenze delle costruzioni, espressioni dei bisogni e dello sviluppo della società». «Ancora un importante recupero a cura della Scuola Edile, dopo quello del ‘Monumento ai Caduti per l’Indipendenza’ di Tito Sarrocchi, di un’opera significativa nella storia dell’arte senese e particolarmente amata dalla collettività, come la Fonte Gaia, grazie anche alle risorse rese disponibili dalla Fondazione Mps – dichiara il suo presidente Carlo Rossi -, tramite l’avviso Let’s Art!: si conferma misura capace di fare leva sullo sviluppo di nuove competenze per conservare e valorizzare al meglio il nostro patrimonio artistico-culturale con il coinvolgimento della comunità. Obiettivi pienamente in linea con la programmazione strategica, perseguiti dalla Fondazione Mps nell’ambito dell’arte e della cultura». «Consegniamo alla città, ai suoi cittadini e a tutti, un’opera valorizzata nei suoi princìpi essenziali, chiedendo ai posteri di seguire in modo scrupoloso il piano di manutenzione, fondamentale per conservare nel tempo la magnifica Fonte Gaia di Piazza del Campo – dice il restauratore Stefano Landi che ha seguito il progetto di recupero del complesso architettonico e scultoreo della Fonte Gaia -. I lavori preliminari d’indagine, lo studio dei materiali costitutivi e degli elementi di degrado, i test preliminari di pulitura, la campagna di documentazione fotografica e grafica 3D, sono stati fondamentali per le linee guida della metodologia d’intervento. Ai metodi tradizionali chimici e meccanici si sono affiancati altri innovativi, come l’impiego di strumentazione laser del gruppo El.En:ha permesso di asportare le concrezioni più tenaci salvaguardando gli strati d’ossalato, la ‘patina del tempo’, secondo Cesare Brandi ‘il segno della vita di un’opera d’arte’. Per aggregare le superfici dilavate ed erose, sono state impiegate tecnologie a base di nano-calci; eseguiti gli incollaggi delle fratture, delle porzioni distaccate e delle integrazioni; stuccature e iniezioni nei giunti per compattare ed evitare l’accesso delle acque meteoriche. Sono stati applicati un trattamento protettivo e un biocida, per preservare i risultati dell’intervento e limitare l’aggressione degli agenti atmosferici». L’intervento e la metodologia applicata dalla Scuola Edile di Siena è motivo di vanto per il sistema nazionale Formedil, ente unico formazione e sicurezza in edilizia, hanno riconosciuto la presidente nazionale Elena Lovera ed il vice presidente Antonio Di Franco. «Questo intervento conferma il ruolo della Scuola Edile di Siena – osserva il vice presidente Simone Arcuri – nella tutela e sviluppo del patrimonio artistico architettonico del territorio; nella formazione di molti addetti del settore che l’ente senese gioca quotidianamente nella nostra provincia».«Continua il nostro impegno per la valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-artistico senese – spiega il direttore della Scuola Edile di Siena Stefano Cerretani -, con importanti opere recuperate in questi anni. Anche questa volta è stata attivata una campagna di fundraising rendendo co-protagonisti del restauro di Fonte Gaia istituzioni, associazioni, imprese e cittadini che con il loro contributo hanno dimostrato senso civico, attaccamento al territorio, un modello da seguire». Infine, ha sancito la conclusione della cerimonia la consegna formale di Fonte Gaia al sindaco di Siena Nicoletta Fabio con simil atto a quello del 10 Dicembre dell’anno 1868. “Alla civiltà del paese, meglio che ad altri, è raccomandata la conservazione di questo monumento, e Siena saprà custodirlo e conservarlo come una delle gemme più preziose del suo patrimonio artistico”.