Siena: restituito al Museo dell’Opera del Duomo un dipinto a tempera e oro su tavola del XV sec, rubato nel 1968. A restituirlo i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale che lo hanno recuperato a Firenze  in una casa d’aste

Un dipinto del XV sec. raffigurante “Madonna col bambino” trafugato il 7 settembre 1968 a Siena dal Museo dell’Opera del Duomo, è stato restituito dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze, Cap. Claudio MAUTI ,al rettore dell’Opera Metropolitana  di Siena,  prof. Giovanni Minnucci. Il dipinto, attribuito a Lippo D’Andrea pittore fiorentino del quattrocento, noto alla storiografia artistica come “Pseudo Ambrogio di Baldese” e citato da Giorgio Vasari nella vita di Lorenzo Monaco ,è  stato sequestrato presso una casa d’aste fiorentina dopo essere stato individuato tra quelli asportati, a seguito della comparazione delle fotografie pubblicate sui cataloghi d’asta con quelle contenute nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che consentiva di accertarne l’illecita provenienza. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, ha consentito di appurare che l’opera pittorica, una volta asportata nel 1968 per diversi anni è rimasta sconosciuta al mercato riapparendo nel 1999 in una casa d’aste svizzera, dove era stata acquistata da un collezionista italiano. Le indagini inoltre ,hanno consentito di appurare l’estraneità ai fatti per i soggetti coinvolti trattandosi di acquisti in buona fede. Data la natura giuridica del bene  questo è stato restituito all’ Opera della Metropolitana di Siena, meglio conosciuta come Museo Opera del Duomo di Siena in virtù della normativa vigente.Il risultato di oggi testimonia l’importanza della catalogazione e fotografia dei beni culturali. Informazioni che, se fornite in sede di denuncia, alimentano la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, strumento indispensabile ai militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale per recuperare, anche a distanza di decenni, beni di cui si erano perse ormai le tracce.