Siena:“Carta di Avviso Pubblico”; sindaco Nicoletta Fabio ,” norme anti-corruzione già operative, non serve un’adesione formale dell’ente per rispettarle”

L’adesione all’Associazione Avviso Pubblico e al relativo Codice etico denominato Carta di Avviso Pubblico, che contiene venti articoli che indicano concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, previsti negli articoli 54 e 97 della Costituzione, al centro dell’interrogazione presentata  dalla consigliera del gruppo Siena Anna Ferretti  alla ha risposto il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio. “In merito all’adesione all’Associazione Avviso Pubblico vorrei chiarire un aspetto importante per non fare confusione tra Associazione e Carta etica interna all’associazione – ha spiegato il Sindaco Fabio – E’ infatti possibile per un ente pubblico aderire all’Associazione, con il pagamento di una quota annuale. Aderendo all’Associazione si aderisce contestualmente anche alla Carta di Avviso Pubblico. E’ possibile altresì aderire solo alla Carta di Avviso Pubblico, senza nessun costo o quota da versare. L’adesione vincola ad un preciso codice etico di comportamento solo chi la sottoscrive, e ciò può essere fatta da un singolo consigliere o assessore”. “L’adozione di tale Carta, che al tempo era denominata come “Carta di Pisa” venne approvata con delibera di consiglio N.93 in data 15.10.2013 – ha ricordato il Sindaco Fabio – Mentre per quanto riguarda l’Associazione, a seguito dell’approvazione all’adesione fatta con delibera di consiglio comunale N.92 del 15.10.2013 negli anni a seguire non sono più state versate le relative quote annuali pertanto il comune di Siena non risulta più tra gli enti pubblici aderenti”.In merito alla normativa che regola i principi di trasparenza all’interno degli enti pubblici: “La Carta di Pisa, sostituita nel tempo dalla Carta di Avviso Pubblico, è stata nell’atto sostanziale sostituita da una serie di nuove regole improntate alla trasparenza e all’anticorruzione che da anni il Comune di Siena come tanti altri enti pubblici già mette in pratica – ha aggiunto il Sindaco Fabio – Questo avviene applicando una serie di principi che sono quelli di legge e della Costituzione, senza il bisogno di dovere certificare l’integrità dell’applicazione di tali principi attraverso l’adesione o meno ad una Carta precisa”. “Senza nulla togliere ai valori della Carta di Pisa in essa si fa comunque riferimento ad una serie di regole forse in parte già superate dall’applicazione di precise norme e regolamentazioni anti corruzione. Come del resto invece non vengono nominate altre problematiche molto attuali come ad esempio l’abuso di ufficio – conclude il Sindaco Fabio – So bene, come ricordato dalla consigliera Ferretti di averla menzionata all’interno del documento relativo alle Linee programmatiche del mio mandato. Questo per ribadire la piena intenzione di questa amministrazione di improntare le attività di governo alla trasparenza e all’anti-corruzione. A seguito di una completa conoscenza di tutti gli strumenti e delle normative attraverso le quali gli uffici comunali competenti lavorano e si impegnano in materia di trasparenza e anti corruzione non ho ritenuto necessario aderire a tale Carta”. La consigliera comunale Anna Ferretti, gruppo Siena, si è dichiarata “ovviamente non soddisfatta:purtroppo mi aspettavo la risposta e non resto stupita di tale decisione. In campagna elettorale parlando appunto di trasparenza venne affrontato l’argomento Avviso Pubblico e credo sinceramente che un’adesione all’associazione non avrebbe fatto male a questa amministrazione e mi riferisco in particolar modo al maggiore impegno che tale adesione implica”. “Nella Carta di Avviso Pubblico c’è un articolo, il numero 17, che a mio avviso sarebbe stato molto utile da leggere, poichè coinvolge le regole di trasparenza nei confronti del reclutamento del personale – ha aggiunto la consigliera Ferretti – Principi di scelta basati sulla trasparenza appunto e non su altri criteri. Abbiamo invece assistito ad una particolare lentezza legata alle nomine di dirigenti e posizioni organizzative, tale ritardo viene il dubbio che sia stato causato da scelte non legate alla meritocrazia ma alla politica”. “Credo che proprio per queste ragioni darsi un ulteriore modello da seguire, nel percorso delle scelte amministrative sarebbe stata una decisione opportuna”- ha concluso la consigliera del gruppo Siena Anna Ferretti.