Toscana : architettura e paesaggio rurale; via al bando da 32 milioni per ristrutturazione patrimonio

Ristrutturare gli edifici storici rurali per dare nuova vita alle campagne. È l’obiettivo dell’avviso pubblico che invita a presentare proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) NextGenerationEU.I progetti punteranno a valorizzare gli edifici storici rurali, meglio se con un legame storico con l’attività agricola, o quegli edifici o manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali come le cappelle o le edicole votive.Le architetture rurali su cui intervenire potranno essere state dichiarate di interesse culturale oppure avere più di 70 anni, oltre a poter essere censite o classificate dagli strumenti regionali e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica. Gli interventi di valorizzazione potranno riguardare anche spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e aree produttive agro-silvo-pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.“Molti edifici rurali e strutture agricole – ha detto il presidente Eugenio Giani – hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazione che ne ha minato i caratteri distintivi e il rapporto con l’ambiente circostante. Ripristinare il patrimonio edilizio rurale migliora la qualità del paesaggio rurale e restituisce alla collettività un patrimonio edilizio non solo sottoutilizzato e non accessibile al pubblico ma che è anche testimonianza di memoria e di radici. Il patrimonio in questo modo potrà tornare in dotazione alla comunità, potrà essere reinserito nel tessuto economico e sociale del territorio, valorizzando le particolarità locali e far rivivere un presidio prezioso della nostra tradizione e della nostra storia”. “Con la ristrutturazione di edifici abbandonati o degradati si punta a creare posti di lavoro – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – a ridurre le disparità regionali e alleviare l’impatto della crisi, anche grazie alla valorizzazione di luoghi e territori che in  questo modo possono sviluppare l’artigianato e il mercato di prodotti agricoli locali. L’intento dell’investimento è quello di stimolare un processo sistematico di riqualificazione degli edifici rurali storici e di tutela del paesaggio, sia di proprietà o gestione ad enti privati che a enti del terzo settore”.

Tre sono le tipologie di intervento finanziabili:

  1. Risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati, ove opportuno, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;
  2. Interventi di manutenzione del paesaggio rurale;
  3. Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso ricettività), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria sul bilancio di previsione finanziario della Regione Toscana a valere su risorse del PNRR è di 32 milioni e 500mila euro.Il contributo è concesso fino ad un massimo di 150.000 euro, come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000 euro.