Toscana : consigliere regionale Niccolai (Pd), “la Regione blocca il governo sul Cpr in Toscana, ma la mobilitazione continua”

Dal presidente della Commissione aree interne del consiglio regionale della Toscana  Marco Niccolai riceviamo e pubblichiamo

«La Regione Toscana ha scelto di non farsi commissariare dal governo Meloni rispetto alla gestione dei flussi migratori e questo sta bloccando la volontà del governo di realizzare un CPR in ogni Regione dove è assente, come in Toscana che fin dal 2011 ha sempre rifiutato di ospitare queste vere e proprie “bombe sociali” nel suo territorio. La stampa regionale ha riportato che i luoghi previsti sono Coltano (Pisa) e Veneri (Pescia): lo stop della Regione al governo Meloni rispetto al commissariamento ha, per ora, stoppato questi propositi ma la questione non è chiusa. La maggioranza di governo – Salvini ha detto lo scorso 16 aprile che “non fare un Cpr in Toscana è fare un torto ai toscani”- non si arrende rispetto al fatto che debba esserci un CPR in Toscana e dunque noi non abbassiamo la guardia. Rispetto a Veneri la situazione è aggravata dalla posizione ambigua dell’attuale amministrazione comunale che ha deciso di opporsi pubblicamente solo dopo 10 giorni da quando la notizia è emersa: il 14 aprile infatti l’attuale sindaco anziché dire un no secco dichiarava a un quotidiano che “aspettiamo di sapere come funzionerà, se darà lavoro, cosa sarà”. Bastava che cercasse su internet per vedere cosa è, mentre a Pisa tutte le forze politiche hanno fatto “muro” subito.La scorsa settimana, alla presenza di varie associazioni della provincia e di alcuni cittadini di Veneri, ci siamo visti per coordinarci per le iniziative di mobilitazione sul territorio della nostra provincia contro la volontà del governo Meloni di imporre un CPR alla Toscana. La Regione Toscana ha ribadito il suo no: l’attuale amministrazione comunale di Pescia ha ondeggiato come sempre, il governo Meloni si ostina a volere un CPR in Toscana e dunque la nostra mobilitazione continua.No ai CPR perché, come ha dichiarato l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, “sono campi di concentramento e nella nostra regione non li vogliamo”: né a Veneri, né a Coltano, né in nessun altro luogo».