Toscana : consiglio regionale approva bilancio; Fantozzi-Torselli (Fdi), “grazie a Fratelli d’Italia fondi al volontariato messo in ginocchio dalla pandemia”.Approvato ordine del giorno del partito di Giorgia Meloni durante la seduta sul bilancio

Il mondo del volontariato avrà maggiori risorse regionali grazie ad un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che è stato approvato dalla maggioranza del Consiglio regionale. Anche questa importante realtà è stata duramente colpita dalla crisi economica innescata dalla pandemia perché non ha potuto organizzare eventi di raccolta fondi, necessari per finanziare i progetti di solidarietà diffusi nel territorio”. E’ quanto dichiarato da Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e dal vice-capogruppo Vittorio Fantozzi, primo firmatario dell’ordine del giorno. “L’atto impegna il Presidente della Giunta regionale a individuare forme di intervento a favore del Terzo Settore, attraverso maggiori interventi a fondo perduto o ulteriori finanziamenti rispetto alle mancate entrate, oppure sgravi sui contributi previdenziali e assistenziali dei dipendenti, rimborsi per spese di affitto di sedi o magazzini o per pubblicazioni istituzionali, e a individuare, assieme al mondo del Volontariato, forme innovative di promozione sociale e di ricerca di risorse finanziarie” annunciano il vice-capogruppo Fantozzi ed il capogruppo Francesco Torselli. “In Toscana sono presenti oltre 26mila istituzioni non profit, sono attivi 469mila volontari e sono oltre 46mila i dipendenti di enti non profit. E’ un riconoscimento, da parte di Fratelli d’Italia, del fatto che il mondo del volontariato costituisce un’irrinunciabile risorsa sociale e un’insostituibile produttore di capitale sociale –sottolineano Fantozzi e Torselli– Attraverso il principio della sussidiarietà, le associazioni suppliscono alla diminuzione delle risorse del welfare pubblico, negli ultimi anni sottoposto a drastici ridimensionamenti, e garantiscono interventi più rapidi rispetto ad alcune distorsioni burocratiche. Inoltre, in tempo di pandemia, il rilievo degli interventi a favore dei soggetti più deboli e svantaggiati diventa ancora più encomiabile, al di là del valore economico degli stessi”.