Toscana: contributi regionali per vetture disabili; interrogazione Marchetti (FI),«Che fine hanno fatto i 200mila euro stanziati per il 2018? I cittadini si lamentano di non averli visti, vogliamo verificare»

«Nonostante sia trascorso più di un anno, noi, famiglie con questa necessità, non possiamo fruire dei contributi per l’acquisto di auto nuove o usate per favorire la mobilità delle persone disabili definiti con legge regionale 81 del dicembre 2017 con stanziamento di 200mila euro. Dovevano regolamentare i requisiti per accedere a questi fondi entro una certa data, ma nulla si è mosso»: a scrivere in questi termini fino a raggiungere il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti è una cittadina toscana come tanti, che avrebbe avuto bisogno di quella misura di sostegno come tanti, ma che non ci è evidentemente riuscita. Detto fatto, Marchetti si è messo al lavoro ed ha presentato sulla questione un’interrogazione: «Io stesso, nel cercare, non ho trovato seguito alla legge. Siccome potrei essermi sbagliato, per carità, e siccome la sperimentazione sul 2018 era sottoposta a verifica allora ecco: ho chiesto alla giunta regionale quando sia stato pubblicato il regolamento, quante siano state le domande presentate e con quali finalità e quante siano state quelle accolte. Così si capirà come sia andata, ammesso che sia stata realmente attuata, questa sperimentazione. Non vorremmo che si fosse trattato della solita legge spot priva poi di seguito sostanziale. Prendere in giro i cittadini non va mai bene, meno che mai quelli più fragili».Già perché effettivamente, ricapitola Marchetti: «La persona che ci si è rivolta ha ragione. La legge in questione prevedeva che, entro 120 giorni dall’approvazione della stessa, la giunta regionale formulasse un regolamento di disciplina per l’accesso ai contributi, che dovevano servire – spiega il Capogruppo di Forza Italia – per acquistare veicoli adattati o da adattare, oppure per modificare gli strumenti di guida o comunque gli autoveicoli di familiari di persone con inabilità motoria, nonché eventualmente di conseguire le patenti varie e speciali».«Il tutto – prosegue – doveva concretizzarsi in una sperimentazione di durata di un anno, il 2018, con uno stanziamento di 200mila euro. La legge stessa subordina il rinnovo della misura a una verifica di efficacia della fase sperimentale. Ebbene – conclude – viste le segnalazioni che ci arrivano dai territori ora vogliamo verificare anche noi. Lo faccio con un’interrogazione a cui chiedo risposta in forma scritta così non si scappa. E sono proprio curioso».