Toscana :Fondazione Sistema Toscana; disco verde al bilancio di esercizio 2020. Consiglio regionale lo approva a maggioranza, con 20 voti a favore e 16 voti contrari

Con 20 voti favorevoli e 16 contrari il Consiglio regionale della Toscana ha approvato il bilancio di esercizio 2020 della Fondazione Sistema Toscana, richiamando la necessità di indicare nel Programma di attività, gli investimenti da realizzare e la quantificazione delle risorse a ciò destinate. Il bilancio di esercizio 2020 della Fondazione Sistema Toscana registra un utile di euro199mila 754, in sostanziale invarianza rispetto al risultato dell’esercizio precedente. Il valore della produzione è di 9milioni 367mila 441 euro, di cui 8milioni 058mila 222 sono i contributi da Regione Toscana (89 per cento del totale) e i ricavi delle vendite e delle prestazioni relativi all’attività commerciale pari a 267mila 954 euro, Il costo della produzione è pari a 9milioni 110mila 995 euro, di cui il costo del personale è pari a 3milioni 374mila 053 euro. “Questo bilancio ha avuto un iter complesso – ha spiegato la presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi (Pd) nell’illustrazione all’Aula –, che ha richiesto alcuni approfondimenti e l’adempimento ad alcune prescrizioni derivanti da un parere negativo dell’ufficio finanziario della Regione. Al momento, tutte le perplessità che riguardavano soprattutto l’esigibilità dei crediti Iva sono state assolte e riguardo all’aumento di personale che per il 2016 non appariva giustificato, è stato dato chiarimento che assolve all’obbligo di legge. Il bilancio è dunque arrivato con il parere positivo degli uffici finanziari e di tutti gli organismi di controllo e senza alcun rilievo di legittimità o di correttezza”. “Il nostro sarà un voto contrario – ha dichiarato Luciana Bartolini (Lega) – .C’è stato un parere negativo nel settembre scorso da parte degli organi di controllo interno, successivamente confermato. Cosa c’è che non va? A nostro parere va valutata la proposta che l’attività di due soggetti distinti, Fondazione Sistema Toscana e Toscana Promozione, possa essere svolta invece da un soggetto unico”. “Mi ha meravigliato che i sindaci revisori non avessero fatto osservazioni e sono andata a vedere – ha dichiarato Silvia Noferi (Movimento 5 stelle) – . Ci sono problemi amministrativi. Il credito d’Iva non è detraibile. Ci sono problemi nella gestione del personale e nella governance. I dipendenti sono inquadrati in quattro tipologie contrattuali diverse per effetto della fusione con Mediateca, ma nel 2017 è stato fatto un accordo sindacale per andare verso un unico inquadramento. Che cosa è stato fatto da allora?”. Noferi ha analizzato criticamente anche le pagine Facebook, osservando che si fa riferimento soprattutto agli assessori piuttosto che all’attività dell’ente, e ha annunciato voto contrario”.  “Le osservazioni della collega Noferi sono propositive e sono parte della nostra funzione ispettiva, trattandosi di una società finanziata dalla Regione, che ci aspettiamo produca dei risultati proporzionali agli investimenti fatti”, ha osservato Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 stelle. “Osserviamo che tra gli incarichi di consulenza c’è quella all’ex direttore della Fondazione, entrato a far parte della deputazione Monte dei Paschi, un’altra fondazione che vive dei contributi della Regione. Farsi delle domande è nostro dovere, altrimenti siamo solo un oggetto di arredo in quest’aula”.  “Nella promozione turistica ci sono molte cose da cambiare – ha poi sottolineato Marco Casucci (Lega) – .Non venite a raccontarci la favola che tutto va bene, perché tutto bene non va”. “Sono state fatte osservazioni di carattere tecnico sull’Iva e sulla sua indetraibilità: bisogna vedere il servizio a cui si riferisce – fa replicato alle opposizioni la consigliera Anna Paris (Pd) –. Se il servizio è di carattere commerciale, la detraibilità è possibile. Abbiamo di fronte un bilancio in regola, l’Iva indetraibile è coperta da un fondo rischi e quella in bilancio nasce da attività commerciale”. Una considerazione in chiusura, “su Toscana promozione turistica: dobbiamo confrontarci con i mercati internazionali, è importante essere coesi, avere un organismo che promuova tutta la Toscana sui mercati internazionali. Assurdo pensare di tornare indietro”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli  ha annuncia voto contrario e ha illustrato un ordine del giorno collegato. “Stiamo parlando del bilancio 2020 di una società partecipata all’83 per cento dalla Regione, che ha ricevuto per ben due volte il parere negativo dallo stesso organo di vigilanza interno alla Fondazione .Nel 2017, la Regione Toscana, che ha stanziato 5milioni e 200mila euro, ha dovuto disporre un’integrazione di ulteriori 622mila euro per andare a colmare una perdita di bilancio. Abbiamo cercato di capire com’era fatta la governance, chi fosse il direttore generale e abbiamo visto che era arrivato a diciassette anni di mandato. Non è stato rimosso, come si potrebbe ipotizzare per non aver raggiunto i risultati, ma confermato a 115mila euro di stipendio annui per perdere 622mila euro. Poi andato in pensione e questo Consiglio ha pensato bene di premiarlo, nominandolo nella deputazione di Monte dei Paschi di Siena. Viene premiato – ha proseguito Torselli –, ma non è tutto: all’ex direttore arriva anche un affidamento diretto di 50mila euro dalla Fondazione. La governance della Fondazione è sbagliata. Mi chiedo se questo sia soltanto politicamente inopportuno o non ci sia di peggio. Mi auguro – ha concluso Torselli – che le commissioni competenti parlino quanto prima con l’attuale direttore generale, del quale ho grande stima, per chiarire questi aspetti”. L’ordine del giorno è stato poi ritirato: Torselli ha accettato la proposta della presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi, secondo la quale “quello proposto è un grande tema, che merita di essere adeguatamente approfondito nella commissione competente, allargando le indicazioni a tutte le partecipate, superando quello che al momento si presenta come un atto ad personam e rivolto a un singolo ente. Anche perché, è bene ricordare, nell’affidare questa consulenza, la Fondazione ha seguito regolamenti e norme di questo ente”