Toscana : ‘Giorno del Ricordo’; consigliere regionale FDI Fantozzi, “la regione faccia la sua parte per il ‘treno del Ricordo’”

Dal vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana Vittorio Fantozzi riceviamo e pubblichiamo

“Nei giorni scorsi è passata all’unanimità in Consiglio regionale una mozione di Fratelli d’Italia (con emendamenti del Pd), che mi vede primo firmatario, che invita la Giunta regionale a implementare le iniziative per far conoscere la tragedia che si consumò sul confine orientale a conclusione della Seconda Guerra Mondiale e a sensibilizzare il Treno del Ricordo (un viaggio formativo-educativo per gli studenti sui luoghi in cui avvennero i massacri), così recitava il testo, ‘se sarà istituito a livello nazionale’. Il tutto sulla scia di un’iniziativa, analogamente premiata con successo, del Capogruppo di FdI in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati Alessandro Amorese. In occasione della ricorrenza del 10 Febbraio, da un lato noto con tristezza come in alcuni luoghi e istituzioni della Toscana non si porti il dovuto rispetto alle associazioni degli esuli fiumani, istriani e dalmati e al contempo si faccia fatica a pronunciare con chiarezza quelle parole che Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica e tra i fondatori del Pd, ha usato in occasioni solenni parlando degli autori delle atrocità: comunisti jugoslavi.
Dall’altro, apprendo invece con soddisfazione che, grazie all’intervento del Ministro dello Sport Andrea Abodi, si stia appunto organizzando, attraverso la ‘Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali’ e in collaborazione con Fondazione FS, il progetto ‘Il Treno del Ricordo’. Un’iniziativa fortemente sostenuta da tutto il Governo, che ripercorrerà idealmente il viaggio degli esuli. Un treno storico caratterizzato da particolari allestimenti evocativi, che inizierà il suo percorso il 10 febbraio 2024 da Trieste, e farà tappa in 12 diverse stazioni da nord a sud della penisola, toccando le città che furono significativamente di quel viaggio. Mi aspetto adesso che la Regione voglia fare la sua parte e mantenere la parola, e che tutti, senza reticenza, ci si renda conto che, per costruire un futuro all’insegna del rispetto e della tolleranza verso ogni opinione od appartenenza, bisogna studiare il passato senza censure, senza scorciatoie, senza omissioni. E non smettere di onorare il ricordo di chi ha pagato con la vita l’opposizione a tutti i totalitarismi”.