Toscana : infrastrutture idriche, dal Pnrr 57 milioni alla Toscana. Presidente Giani: “Acqua risorsa strategica”

Oltre 57 milioni di euro dal Pnrr per le infrastrutture idriche del territorio toscano, per un totale di 19 interventi finanziati, di cui 11 riceveranno un finanziamento di oltre il 90 per cento e 5 del 100 per cento; gli altri interventi riceveranno risorse per coprire dal 20 al 75 per cento delle spese. Un lavoro di squadra fra la Regione, le tre Autorità di bacino distrettuale e l’Autorità idrica toscana, che, a fronte di un fabbisogno di 80 milioni, è riuscita ad ottenerne 57 per la Toscana. In base al decreto, le risorse saranno assegnate dal Ministero delle Infrastrutture direttamente agli enti attuatori, cui vengono affidati gli adempimenti per la realizzazione degli interventi, in rapporto con il Ministero, che è titolare anche del monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi. Tutte le opere sono state presentate dal presidente Eugenio Giani, insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni e ai rappresentanti delle tre autorità di bacino distrettuale (Massimo Lucchesi per l’Appennino settentrionale, Erasmo d’Angelis per quello centrale e Meuccio Berselli Fiume Po) e il direttore generale dell’Autorità idrica Toscana.  “L’acqua – ha detto Eugenio Giani – è una risorsa strategica vitale, la tutela e la corretta gestione del sistema idrico è parte importante del Pnrr, ed è centrale nel quadro della transizione ecologica. Oggi possiamo fare affidamento su queste consistenti risorse che daranno alla Toscana la possibilità di rafforzare, migliorare, modernizzare le proprie infrastrutture. Penso agli acquedotti, alle dighe, alle reti idriche più fragili, agli invasi. Il Pnrr ci mette nelle condizioni, a patto di rispettarne i tempi, di avere strutture sicure, compatibili con l’ambiente e il paesaggio, contribuendo a migliorare anche quelle disomogeneità fra territori, dovute a differenze di clima, per cui abbiamo zone con molta acqua e altre più carenti ad esempio a sud”.  “Si tratta di risorse importanti e fondamentali- spiega l’assessora Monni- che non servono a sostenere uno sviluppo generico, ma a transizione verso un modello più sostenibile. In questo quadro la risorsa acqua è una risorsa strategica. La Toscana – aggiunge Monni- per altro ha una situazione molto particolare data da una forte disomogeneità fra aeree che hanno grande presenza di acqua come gli Appennini e altre che ne soffrono la mancanza come la Costa e il sud della Toscana. C’è anche disomogeneità nella distribuzione temporale: ci sono periodi di altissima presenza di acqua e altri di siccità. Tutto questo è regolato da un sistema di opere che ci consente di stoccare la risorsa, trattenerla e poterla trasferire là dove c’è bisogno riducendo anche gli sprechi. Con le autorità di distretto e l’Ait, che sono i referenti per questa linea del Pnrr, abbiamo fatto una cabina di regia e abbiamo partecipato al bando con un fabbisogno di 80milioni di opere dichiarandoci disponibili a cofinanziare con la tariffa una parte degli interventi. Sono state accolte tutte le nostre proposte e sono stati assegnati oltre 57 milioni, una cifra importante che coprirà la realizzazione di tanti interventi fondamentali per il territorio toscano: acquedotti, qualche invaso, e interventi sulle perdite distribuiti su tutto il territorio regionale per rendere la regione più sicura sul piano dell’approvvigionamento idrico”. In questo contesto delineato dall’assessora Monni è evidente che la linea di intervento del decreto sia finalizzata all’incremento della sicurezza dell’approvvigionamento idrico e della resilienza dell’infrastruttura idrica attraverso la realizzazione di interventi in infrastrutture primarie per garantire certezza dell’approvvigionamento, anche in importanti aree urbane, il miglioramento e potenziamento delle reti e la capacità di trasporto della risorsa in un contesto di adattamento ai cambiamenti climatici. Per Erasmo D’Angelis si tratta “di lavori importanti, a partire da diga Montedoglio per portare acqua verso centri abiti e zone agricole. Dobbiamo correre – spiega – perché il Pnrr è una grandissima opportunità, a patto di fare cantieri in meno di sei anni. La Toscana è una delle Regioni di punta che può farlo”.

Nel dettaglio ecco alcuni soggetti attuatori e la cifra degli interventi

Comune di Cortona, un intervento per circa 2milioni di euro (Consolidamento corpo diga Cerventosa) ;Acquedotti del Fiora, due interventi per circa 7,8 milioni; Nuove Acque spa, un intervento per circa 5,6 milioni; Acque spa, tre interventi in provincia di Siena per circa 8,32 milioni