Toscana : sanità ; capogruppo regionale Ceccarelli (Pd) replica a Petrucci (FdI), “abbiamo toccato nervo scoperto. Sul fondo sanitario non deve convincere noi, ma la Corte dei Conti che lo stima in ulteriore discesa”.

dal capogruppo Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli riceviamo e pubblichiamo

«A leggere il tono scomposto del comunicato diffuso dal consigliere Petrucci mi viene da pensare che abbiamo toccato un nervo scoperto di Fdi, con la nostra proposta di legge al Parlamento per garantire la salvaguardia della sanità pubblica. Capisco il nervosismo di Petrucci, ma sul fatto che il rapporto tra le risorse messe nel Fondo sanitario nazionale e il Pil sia in discesa e sia destinato a scendere fino alla soglia del 6% non deve convincere il Pd, bensì la Corte dei Conti. Noi sosteniamo da tempi non sospetti la necessità di aumentare le risorse del fondo, ma letto il rapporto della Corte, abbiamo ritenuto opportuno agire immediatamente per riaffermare la necessità di salvaguardare la sanità pubblica, nella quale la Toscana crede fermamente, al contrario di molte delle regioni governate dal centro-destra. Per quanto riguarda la sanità toscana che Petrucci descrive  in modo indegno e senza alcun rispetto neanche per i molti bravi professionisti che ci lavorano, siamo consapevoli che ci sono criticità da risolvere, ma vorrei ricordargli che il ministero – saldamente in mano al centro-destra – nonché l’Agenzia nazionale della sanità, in un recente report, descrivono il sistema sanitario toscano come il più efficiente d’Italia insieme a quello dell’Emilia Romagna e la Toscana in particolare come regione che ha saputo recuperare più di tutti gli altri gli arretrati accumulati durante il periodo del Covid. Ciò detto, suggerirei al consigliere Petrucci, di riesaminare serenamente la nostra proposta per quello che è. Non mi sorprenderei se alla fine decidesse di votarla».